L’Aquila scommette sulle comunicazioni: arriva il 5G

Il colosso cinese Zte sta valutando l’ipotesi di insediarsi nel capoluogo scelto per sperimentare la nuova tecnologia. In ballo fino a 100 assunzioni. Oggi convegno all'Università con il sottosegretario Giacomelli e Pisino (Fca)

L’AQUILA. L’Aquila capitale delle nuove tecnologie della comunicazione? Per adesso è certo che il capoluogo abruzzese, insieme a Milano, Prato, Matera e Bari, è una delle cinque città italiane scelte per la sperimentazione del 5G. L’ultima frontiera delle reti G che promette una velocità da 100 a 1000 volte superiore rispetto all’attuale 4G. Se ne parlerà oggi, proprio all’Aquila, al convegno organizzato dall’Università del capoluogo, in collaborazione con il Comune, sul tema “5G@AQ - l’avvio della sperimentazione della tecnologia 5G nella città dell’Aquila”. Ci saranno il sottosegretario del Mise (ministero per lo Sviluppo economico) con delega alle comunicazioni, Antonello Giacomelli; la rettrice dell’Università, Paola Inverardi; il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente; e l’assessore alla Smart City, Stefano Palumbo.

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SBARCO CINESE. Una sperimentazione, quella del 5 G, che potrebbe aprire scenari importanti per l’Abruzzo. In ballo c’è la nascita di un Centro di ricerca per la nuova tecnologia che potrebbe sorgere all’Aquila. Non a caso, in questi giorni l’azienda cinese Zte sta valutando un eventuale insediamento nel capoluogo. Zte è uno dei cinque colossi a livello mondiale nel campo delle società di telecomunicazione. Se l’operazione andasse in porto, il colosso cinese dovrebbe aprire all’Aquila entro il 2017 e assumere fino a 100 persone, in maggioranza ricercatori, e insediarsi nel Tecnopolo d’Abruzzo nella zona industriale di Pile, diretto da Roberto Romanelli. Zte è una società cinese di telecomunicazioni, rivale numero uno di Huawei. Il 22 dicembre scorso ha siglato un accordo per sviluppare la rete mobile di Wind-3 Italia. Un investimento di circa 900 milioni di euro. L’intenzione di Zte è di espandersi in tutta Italia. La multinazionale di Shenzhen, metropoli del sud-est della Cina su cui il governo centrale punta per farne un polo dell’innovazione a livello nazionale, è quotata in Borsa e fattura 15 miliardi di dollari. È tra i primi 10 produttori di smartphone al mondo. In Italia, è sbarcato quest’anno su Media World con i prodotti di punta: Blade V7 e Blade V7 lite. L’ultimo modello punta sulla musica e si chiama Axon 7 mini. Il testimonial è il famoso pianista cinese Lang Lang.

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GUEST STAR. Tra i relatori è prevista anche la presenza di Enrico Pisino, responsabile della ricerca e innovazione veicolo del gruppo Fca (Fiat-Chrysler), che parlerà di “Veicoli connessi e tecnologia 5G”. Uno dei colossi dell’auto, per il quale la tecnologia – come la guida assistita con pilota “automatico” – è oramai una realtà.

SPERANZA E FUTURO. Ma cos’è il 5G, a cosa serve? Oggi la sigla 5G è più che altro il riflesso delle idee e delle speranze che hanno governi e aziende di tutto il mondo. Siamo ormai alla quarta generazione G, e stiamo già assistendo ai primi vagiti delle reti 5G. Ciò significa che presto potremo scaricare un film intero in pochi secondi e, ancora più importante, che i nostri dispositivi saranno ancora più efficienti. Per le aziende, grandi e piccole, è uno strumento indispensabile per la connettività ad altissima velocità. Serve per produrre di più, produrre meglio e a costi minori.

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L’AQUILA È AVANTI. «Perché all’Aquila? Il territorio aquilano si sta caratterizzando da anni come una delle città in Italia a più alta densità di attività di ricerca e sperimentazione, grazie alle 20 aziende già presenti nel Tecnopolo d’Abruzzo, ai Laboratori del Gran Sasso dell’Infn, al Gran Sasso Institute», dice il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli. «La scelta dell’Aquila come possibile sede per l’insediamento del gruppo cinese Zte non ha solo un valore simbolico o perché è una città terremotata e ci sono i bandi con il 4%. Anche per quello per carità», sostiene Lolli, «ma l’attrattiva più importante per questi colossi è che insediarsi all’Aquila è più semplice perché la città ha investito in passato nel settore e ora le strade digitali da noi sono più aperte. Non dimentichiamo la Thales Alenia e il polo farmaceutico dell’Aquila, dove la connettività è fondamentale; oppure la LFoundry ad Avezzano. La ricaduta in termini economici e occupazionali potrebbe essere enorme, anche per l’indotto che verrebbe creato».

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