L’invasione del centro cittadino

Folla immensa per gli artisti di strada e i vigili multano come capita.

CHIETI. La capacità di far sognare, per riscoprire lo spirito disincantato dei bambini, divertirsi e stupirsi tutti insieme, spesso con il naso all’insu, alleati nella sconfinata dimensione del gioco. Per tre sere l’antica Teate come mega palcoscenico della magia dello spettacolo. Giocolieri, funamboli, mangiafuoco, arrampicatori e trasformisti che tuttavia impallidirebbero davanti a certi presunti politici, musicisti, danzatori, mimi, circensi e clown e tanti altri artisti di strada hanno animato la terza edizione del “Buskers festival” che esalta Chieti. «Hanno telefonato e sono venuti da Parigi, per aver visto la nostra iniziativa su Internet», esclama l’ideatore della rassegna, Gianni Di Paolo, vice presidente del consiglio comunale. «I giocolieri hanno messo, scusate, in mutande, ovviamente per gioco, alcuni giovani venuti da Foggia. Spettatori da Perugia, Ancona, Roma e da tutto l’Abruzzo.

Ha chiesto informazioni, tanto per dire, anche il vice sindaco di Anagni. Un successo superiore perfino alle già ottimistiche previsioni, al di là di ogni aspettativa. Ha pagato l’ampia promozione di un evento che calamita tutti. Un’invasione, ecco, è stata una gioiosa invasione». Da Venerdì a Ferragosto a ieri sera divertimento garantito nel centro storico affollatissimo. Con l’autentica chicca in piazza San Giustino dove gli “Eventi verticali” hanno la folla con il fiato sospeso per le evoluzioni lungo il campanile, mimando lo scorrere del tempo sul quadrante dell’orologio, legati a un solo cavo. Artisti-ragno, uno spettacolo nello spettacolo per tre giorni. Un mega evento gratuito. Che neppure un manipolo di vigili urbani ha turbato, per quanto la raffica di multe abbia irritato tantissimi cittadini anche perché sono state risparmiate auto parcheggiate peggio. «La prima sera hanno anche rimorchiato auto in divieto di sosta.

Ma se era tutta Chieti in divieto di sosta», lamenta un po’ a nome di tanti multati Carlo De Virgiliis, organizzatore di spettacoli. «Hanno sparato sulla Croce rossa. Anche la mia auto che con le 300.000 auto parcheggiate alla rinfusa è stata caricata e portata al mega parcheggio di Papa Giovanni. Poi all’una di notte € 66,00 per riprenderla ed €38,00 di multa per divieto di sosta. Complimenti, un bel biglietto da visita per chi è venuto a Chieti a vedere gli artisti di strada». Problemi legati al mancato passaggio del bus navetta, fanno notare gli organizzatori, per il caos di alcuni parcheggi. Ma perché tante altre auto non sono state multate dalle solerti vigilesse inviate nottetempo? E perché la polizia municipale, in una città in cui non esiste uno straccio di piano parcheggi, talvolta sembra agire come un corpo separato dal Comune?