I risultati delle analisi della Goletta Verde

ABRUZZO

La Goletta verde boccia 4 su otto foci dei fiumi: colpa dei depuratori

Sono tre in provincia di Chieti (fiume Alento a Francavilla, fiume Feltrino a San Vito e canale a Rocca San Giovanni e una in provincia di Teramo (fiume Vibrata, a Villa Rosa). Entro i limiti di legge Pescara. Di Marco: "Servono strategie per preservare la Costa dei Trabocchi"

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PESCARA. In Abruzzo sono quattro i punti “fortemente inquinati” tra otto campionati: li ha rilevati la Goletta Verde, il battello di Legambiente che porta avanti la storica campagna dedicata al monitoraggio ed all'informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane.  Sono tre foci in provincia di Chieti _ quella sul fiume Alento a Francavilla, sul fiume Feltrino, a Marina di San Vito nel comune di San Vito Chietino e sulla foce del canale in località “La foce” a Rocca San Giovanni _ e un'altra in provincia di Teramo _ foce del fiume Vibrata, in località Villa Rosa _ tra i comuni di Martinsicuro e Alba Adriatica.

Nel mirino ci sono infatti sempre canali e foci, i principali veicoli con i qualoi l’inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva in mare. I risultati sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa svolta nella riserva regionale Lecceta di Torino di Sangro (Chieti). In realtà quest'anno la storica imbarcazione è stata lasciata al riposo causa norme anti-covid ma i campionamenti vengono lo stesso effettuati da terra in modo da scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento.

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Il monitoraggio delle acque in Abruzzo è stato eseguito il 29 e 30 giugno scorsi da volontari e volontarie dell'associazione.

Due i punti campionati in provincia di Teramo. Fortemente inquinato è risultato il punto sulla foce del fiume Vibrata, in località Villa Rosa, tra i territori comunali di Martinsicuro e Alba Adriatica. Entro i limiti, invece, il punto sulla spiaggia di fronte “Thaon” sul lungomare Zara a Giulianova.

Due anche i punti indagati in provincia di Pescara, entrambi risultati entro i limiti di legge. Si tratta della spiaggia vicino la traversa IV, a cento metri a sud del fiume Saline, nel comune di Montesilvano, e della spiaggia in corrispondenza di piazza Primo Maggio a Pescara.

Quattro, infine, i punti monitorati in provincia di Chieti, di cui solo uno risultato entro i limiti previsti dalla legge: la foce del fiume Sinello a Casalbordino. Sono stati giudicati “fortemente inquinati” i punti sulle altre tre foci in provincia: quella sul fiume Alento a Francavilla, sul fiume Feltrino, a San Vito Chietino e sulla foce del canale in località “La foce” a Rocca San Giovanni.

I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.

 "È inoltre utile sottolineare che quattro delle cinque foci monitorate, essendo non balneabili, non sono campionate dalle autorità competenti, e rappresentano per questo le criticità che invece sono l'obiettivo specifico della campagna estiva di Legambiente", si legge su una nota. nella quale viene sottolineato come tutte le foci risultate “fortemente inquinate” nel Chietino siano a ridosso dei lidi sia attrezzati che di spiaggia libera. “Il quadro delle acque abruzzesi conferma la necessità di attenzionare le criticità in alcuni punti della costa dei Trabocchi, che conserva ad ogni modo le tre vele della Guida Blu – commenta Giuseppe Di Marco, presidente di Legambiente Abruzzo – sarà necessario implementare una strategia condivisa con tutti gli attori interessati e compiere uno sforzo ulteriore, al fine di migliorare la qualità di un territorio al centro dello sviluppo turistico della Regione”.

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