La premiata ditta dei cimiteri sapeva come pilotare l’appalto

La Lt Progetti di Sorgi e signora ha già completato i lavori a Silvi e a Ortona, ma ha perso a Chieti Nelle intercettazioni il superdirigente regionale rivela come gestire una gara: mai escludere il rivale

PESCARA. I lavori al cimitero di Ortona, assegnati con la giunta di centrodestra dell’allora sindaco Nicola Fratino, risalgono al 2005 e sono stati finiti nel 2010, compresi quelli «integrativi» approvati in corso d’opera. I lavori al cimitero di Silvi, decisi dall’amministrazione di centrodestra dell’ex sindaco Gaetano Vallescura, riportano al 2008. La premiata ditta dei cimiteri si chiama Lt Progetti, parte in causa del Consorzio Finanza & Progetti: fino al 18 giugno 2007 protagonista dichiarato dell’azienda con sede a Giulianova è stato Antonio Sorgi, 55 anni di Giulianova, fino a martedì scorso superdirigente della Regione Abruzzo con in mano le redini della direzione Affari della Presidenza, Politiche Legislative e Comunitarie Programmazione, Parchi, Territorio, Valutazione Ambientali, Energia. Sorgi è ai domiciliari, nella sua casa di via Bari, da due giorni. È accusato di associazione per delinquere, corruzione e turbata libertà degli incanti: entro oggi, il direttore della Regione, capo del comitato Via, chiamato «Re Sole» da un altro indagato, saprà quando sarà interrogato dal procuratore capo dell’Aquila Fausto Cardella e dai pm Antonietta Picardi e Simonetta Ciccarelli, insieme agli agenti della squadra mobile di Pescara che, guidati dal dirigente Pierfrancesco Muriana, indagano sul presunto appalto pilotato del cimitero di Francavilla. Due gli arrestati ai domiciliari e 9 indagati.

IMPRESA DI SORGI Dal 18 giugno di 7 anni fa, Sorgi ha ceduto le sue quote (25 mila euro) alla moglie Lorella Crescentini, non indagata. Ma dice l’ordinanza di arresto ai domiciliari che è lui l’unico a pensare alla Lt Progetti. Un’azienda che punta sui project financing: come è già successo a Ortona – oltre al cimitero la ditta avrebbe dovuto realizzare anche un parcheggio multipiano all’ex Cilenti che però non è stato mai costruito nonostante il sì della giunta Fratino nel 2006 –, e a Silvi. I casi di Ortona e Silvi non rientrano tra quelli sotto accusa. Come non sono citati negli atti giudiziari gli altri progetti rimasti sulla carta: il teatro a Teramo e un porticciolo a Martinsicuro.

CHIETI E FRANCAVILLA Nelle carte, invece, si parla dei cimiteri di Chieti – «Chieti mi ha dato fastidio tantissimo... Chieti abbiamo perso Chieti», dice Sorgi quando l’appalto per il cimitero finisce a una ditta di Potenza, «mi rompe le palle talmente, perché avevo trovato luogo di Colombo» – e soprattutto di Francavilla. Con la gara di Chieti andata in fumo, resta Francavilla.

MECCANISMO L’ordinanza di arresto a carico di Sorgi e dell’architetto Antonio Giordano, 63 anni di Ortona, funzionario del Comune di Francavilla e segretario della commissione di gara per l’appalto del cimitero, rivela il meccanismo: «Poi, ieri abbiamo fatto la riunione per Francavilla, sta andando benissimo perché abbiamo trovato un partner, ce lo ha trovato Tonino Giordano», dice Sorgi alla moglie. E spiega come sarebbe possibile vincere l’appalto da 2,4 milioni di euro: cioè partecipare alla gara con una società già radicata a Francavilla. «La società individuata da Giordano», dice il provvedimento, «è la Cosvega srl, partecipata del Comune di Francavilla, che gestisce attualmente il cimitero». Ma la Cosvega non è interessata e senza la Cosvega, dice l’ordinanza, l’unica strada è quella di fare «pressioni» su Roberto Olivieri, dirigente di Francavilla e presidente della commissione, anche lui indagato.

«CHIAMO D’ALFONSO» Ma Sorgi, sostiene l’accusa, cerca anche un appoggio politico: all’imprenditore Antonio Di Ferdinando, altro socio del Consorzio, parla dell’«eventualità di contattare l’ex sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso il quale, secondo Sorgi, avrebbe potuto fare da trait d’union con il sindaco di Francavilla», Antonio Luciani, anche lui indagato. Questo è l’unico passaggio in cui è citato il presidente della Regione, all’epoca dei fatti non ancora eletto. Dalle carte non ci sono altri riscontri.

TRE INCONTRI Sono documentati, invece, gli incontri di Sorgi con Olivieri, almeno tre: durante un faccia a faccia in un bar di Mosciano Sant’Angelo, che secondo l’accusa è un tentativo di Sorgi di pilotare l’appalto, si parla proprio della gara del cimitero di Francavilla.

Sorgi: «Quello di annullare, quello di annullare, il vantaggio di quell’altro».

Olivieri: «Di chi?»

Sorgi: «Di quell’altro, di quello di chi ha mandato la domanda in ritardo».

IMPRENDITORI RIVALI Il riferimento è all’Alma Cis dell’imprenditore Enrico Marramiero che ha partecipato alla gara di Francavilla insieme alla ditta di Angelo De Cesaris, entrambi indagati. «Invece, tu», consiglia Sorgi a Olivieri, «ammettendo, io la metto, invece, tu ammettilo con riserva perché io ammetto la riserva, mi riservo di valutare e vediamo». Poi Sorgi indica una strada: «L’offerta tecnica, tu valuta l’offerta tecnica. Poi l’offerta economica, ti dico: benissimo, che cosa vuoi fare?». Sorgi propone: «Benissimo, l’offerta economica, tu sai questa offerta economica che è stata messa a base di gara, puoi modificarla? Vuoi fare un’offerta, un’ulteriore offerta economica? In busta chiusa».

«IO L’HO GIA’ FATTO» Di come si sarebbe comportato lui se fosse stato il presidente, Sorgi lo racconta alla moglie. «Io... se fossi il presidente di commissione, l’ho fatto un sacco di volte, sono presidente di commissione, io lo ammetto e poi ti caccio. E poi non ti faccio vincere. Quella è l’operazione perfetta. Perché se io ti ammetto e poi non ti faccio vincere».

OFFERTA TECNICA Il meccanismo prosegue con i punteggi dell’offerta tecnica. Sorgi ne parla con Giordano.

Giordano: «Là, mo’ dicono, là potevate finire anche pari, potevate finire, quando sono andato a parlare per la prima volta con Giovanni gli aveva dato 5 punti... perché avevo insistito sulla vostra qualità architettonica, quando ci siamo reincontrati, vogliamo rileggere, rifare, eccetera... hanno sceso quei 5 punti a 2,70 mi pare». È la discrezionalità del giudizio tecnico. Sorgi prosegue: «Eh, però è sempre cioè già anche 2,70, hai capito perché tu sposti tutto sull’offerta economica, capito sull’offerta economica diventa un po’ più oggettiva la cosa, il problema è che...».

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