La procura: fallimento per tutte le società

Istanza del pm Mennini al tribunale di Chieti. In bilico le iniziative Neuromed e Ddp

PESCARA. Il crac di Villa Pini potrebbe essere presto esteso alle altre le società del gruppo Angelini che operano nella sanità. Il pubblico ministero Pietro Mennini ha chiesto al tribunale di Chieti la dichiarazione di fallimento di tutta la galassia societaria. La decisione è attesa per i prossimi giorni e costituirà un tassello importante del mosaico giudiziario-amministrativo che compone la complessa vertenza di 1600 lavoratori abruzzesi. La richiesta del pm Mennini segue un’analoga iniziativa che, il 13 febbraio scorso, è sfociata nello stato di insolvenza conclamato di Villa Pini srl dai giudici Spiniello, Ceccarini e Valletta, alla contestuale nomina del curatore Giuseppina Ivone e all’avvio dell’esercizio provvisorio.

Schema che potrebbe essere replicato con effetto a catena per i centri SanStefar distribuiti in Abruzzo e per tutte le altre aziende della famiglia Angelini elencate nella tabella a fianco. L’istanza del pm dovrebbe inoltre bloccare sul nascere i tentativi di acquisire le società direttamente da Angelini. Da settimane, si parla dell’interessamento manifestato da alcuni gruppi privati, a partire dall’istituto molisano Neuromed, che proprio in questi giorni sta definendo l’acquisto. Un’altra offerta è arrivata dalla Ddp, costituita di recente da una cordata di imprenditori locali capitanata dal costruttore guardiese Paolo Primavera. Ed è chiaro che, in caso di una ondata di fallimenti, ogni ipotesi di cessione o affitto delle società dovrà passare al vaglio di una curatela.

A meno che il tribunale non propenda questa volta per altre soluzioni (concordato preventivo?). Certo è che la strada già battuta per Villa Pini non ha finora prodotto l’auspicata uscita dalla crisi profonda del principale gruppo sanitario privato, posto che la Regione, nonostante gli impegni più volte annunciati, non ha ancora sciolto il nodo degli accrediti e dei nuovi contratti per il 2010. E’ dei giorni scorsi la decisione del Tar Pescara di ricondurre alla competenza del Tar dell’Aquila il ricorso presentato, proprio in materia di accreditamenti della clinica, dalla curatela di Villa Pini. «Il riaccreditamento è ormai questione di giorni o forse di ore», assicura l’assessore all’agricoltura, Mauro Febbo.

«Su una problematica così delicata, da cui dipende il futuro di centinaia di famiglie, la giunta regionale sta lavorando in silenzio, senza abbandonarsi ai proclami e alla propaganda, nel massimo rispetto delle leggi e senza inutili forzature». Febbo sottolinea che resta invece aperto «il problema delle società collegate a Villa Pini, e delle quali non è stato dichiarato il fallimento: situazione che di fatto blocca la concessione degli ammortizzatori sociali». La soluzione potrebbe arrivare ancora una volta dal tribunale di Chieti.

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