CORONAVIRUS

La Regione mette in zona rossa la provincia di Pescara e quella di Chieti

Ordinanza del presidente Marsilio da domenica e per 14 giorni. Divieti di assembramenti in piazze, centri storici e davanti ai centri commerciali in tutta la regione. E poi l'appello rivolto anche a L'Aquila e Teramo: "Attenzione, non ci sono zone sicure"

PESCARa. A pochi minuti dal decreto che pone l'intero Abruzzo in zona arancione, la Regione decide di mettere in zona rossa tutta la provincia di Pescara e tutta la provincia di Chieti a partire da domenica e per 14 giorni.

L'ordinanza è stata annunciata dal presidente Marco Marsilio con una nota in cui viene anche spiegato che l'analisi dei dati della pandemia ha confermato che la provincia dell'Aquila e per pochissimo anche quella di Teramo sono in zona arancione.

L'ordinanza è stata firmata nel primo pomeriggio. La stessa proroga le mini zone rosse nei Comuni di Atessa, San Giovanni Teatino e Tocco da Casauria fino all’entrata in vigore delle zone rosse più grandi nelle province di Pescara e Cheti nelle quali rientrano e fanno quindi parte da domenica e per due settimane successive. Inoltre viene ribadito il divieto di stazionamento e assembramento nelle piazze, nei centri storici ed in prossimità degli esercizi commerciali su tutto il territorio regionale.

“Il Ministro avrebbe egli stesso previsto la zona rossa per Chieti e Pescara nell’Ordinanza che emanerà in giornata, d’intesa con la Regione, anche per semplificare e ridurre il numero dei provvedimenti _ spiega il presidente Marsilio _  Tuttavia, come mi ha spiegato, la sua attuale limitazione all’ordinaria amministrazione degli affari correnti non gli consente di fare altro che applicare la normativa vigente, senza poter assumere altre decisioni. Per questo, ho provveduto personalmente ad emanare una mia Ordinanza presidenziale "sentito il Ministro", con la stessa decorrenza e per la durata di 14 giorni. La variante inglese è micidiale, sta mettendo in ginocchio tutti i luoghi in cui è comparsa e si diffonde. Al confine con la provincia di Chieti, l’area di Termoli è già stata dichiarata zona rossa dal mio collega del Molise, altrettanto ha fatto la Presidente Tesei in quasi tutta la vicina Regione Umbria, alle prese con una situazione talmente pesante da aver dovuto chiedere un bando della Protezione civile per reperire medici e infermieri, ormai allo stremo. Richiamo e raccomando tutti alla massima attenzione: non ci sono zone "sicure". Anche le province di L’Aquila e Teramo registrano valori di Rt superiori a 1 (e quindi compatibili con la zona arancione), in risalita rispetto alle ultime settimane”.

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