L'Abruzzo ad Atreju: Sigismondi protagonista con i cartelli sulla Schlein

Virali sui social le sue foto ironiche sulla segretaria Pd e la spaccatura con Conte. All’inaugurazione presente anche Verrecchia, via alla sfilata dei parlamentari
PESCARA. Dal «chi l’ha vista» allo «scusate se vi facciamo litigare», l’Abruzzo regge il filone dell’ironia ad Atreju. Tutto grazie a Etelwardo Sigismondi. Il senatore è lo speaker radiofonico, insieme a Grazia Di Maggio, di “L’Italia chiamò”, la radio parlamentare di FdI, che trasmette direttamente dall’evento. Il giorno dell’inaugurazione i due hanno spopolato sul web grazie a una foto in cui tengono in mano una sorta di cartello con una foto di Elly Schlein e la scritta «Chi l’ha vista?». Un chiaro riferimento alla decisione della segretaria del Pd di rifiutare il confronto a tre con Giorgia Meloni e Giuseppe Conte. E ieri nella tagliola del sarcasmo firmata Fratelli d’Italia ci è finito anche il leader del Movimento 5 Stelle, nonostante sia previsto tra gli ospiti alla kermesse (sarà intervistato da Paolo Del Debbio). Nell’ultimo scatto Sigismondi e Di Maggio, sorrisi a trentadue denti stampati in volto, tengono in mano un altro cartello in cui c’è sempre Schlein (altro che chi l’ha vista), questa volta accompagnata da Conte. «Scusate se vi facciamo litigare», è la scritta che si legge.
Ma Sigismondi non è l’unico abruzzese a farsi notare ad Atreju. Da quella che è la regione-fortino del partito sono accorsi diversi fratelli d’Abruzzo. Nel giorno dell’inaugurazione dell’evento è arrivato Massimo Verrecchia, capogruppo di FdI in consiglio regionale, accompagnato da una delegazione di colleghi piuttosto ampia: Paolo Gatti, Marilena Rossi, Leonardo D’Addazio e Luca De Renzis. L’uomo forte di FdI in Abruzzo si è preso subito la scena nel corso dell’incontro dedicato ai consiglieri regionali di tutta Italia. L’occasione giusta per ricordare la «battaglia di civiltà» che il governatore Marco Marsilio, fidatissimo della premier Giorgia Meloni, sta portando avanti alla conferenza delle Regioni per una ripartizione più equa del Fondo sanitario nazionale. «Servono criteri più equi per territori con caratteristiche simili a quelle abruzzesi. Bisogna continuare su questa strada», è stato l’appello che il consigliere ha rivolto ai colleghi prima di dargli appuntamento per l’anno prossimo all’Aquila, quando la città sarà Capitale italiana della cultura.
E tra gli abruzzesi che in questi giorni si aggiravano nel suggestivo palcoscenico di Castel Sant’Angelo c’era anche il deputato Guerino Testa, che a Roma ormai è di casa. Il parlamentare non è tra i relatori, ma nei prossimi giorni sarà intervistato da Sigismondi per il programma radiofonico. Non poteva mancare nemmeno il senatore Guido Liris, ritratto in una foto pubblicata su Instagram insieme alla sorella della premier Arianna Meloni.
Col passare dei giorni l’Abruzzo diventerà sempre più protagonista della kermesse. Mercoledì alle 17 il sindaco dell’Aquila e presidente dell’Anci regionale Pierluigi Biondi coordinerà il panel “ComunitAria: il volo di Fratelli d’Italia nei territori”. Con lui ci saranno, tra gli altri, il ministro per gli Affari europei Tommaso Foti, il vicepresidente del Parlamento europeo Antonella Sberna, il vertice dell’Anci e primo cittadino di Napoli Gaetano Manfredi, il sindaco di Castel di Sangro e presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso e quello di Molina Aterno Luigi Fasciani.
Giovedì, poi, sarà il giorno del presidente Marco Marsilio, amico fraterno di Giorgia Meloni e ospite fisso della kermesse. Alle 16 parlerà, insieme al ministro per gli Affari europei Tommaso Foti e il neogovernatore della Campania Roberto Fico, del ruolo delle politiche di coesione, definite il «volano dello sviluppo». Per Marsilio tornare ad Atreju significa tornare a casa. Con la premier ha condiviso gli anni della militanza giovanile nella destra romana in Azione Giovani ed erano insieme quando, nel 1998, fu fondata la kermesse. Come ha ricordato al Centro, già allora c’era l’ambizione di trasformare la festa: «Volevamo renderlo un evento dall’impatto mediatico e politico capace di competere con le più grandi iniziative del genere, come il Meeting di Rimini di Cl o la Festa dell’Unità», soltanto che «persino all’interno del partito ci davano dei visionari», ricorda Marsilio. A rendere la regione ancora più protagonista sarà Nicola D’Ambrosio, il presidente di Azione universitaria che giovedì si riunirà in assemblea ad Atreju. Giovani e adulti fratelli d’Abruzzo si prendono la scena.
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