Monumento omaggio a D’Annunzio

Sabato l’inaugurazione dell’opera di Tamburrini all’università di Chieti.

Il sogno di Giulio Tamburrini si avvera. Purtroppo l’artista (scomparso nel 2007 a 77 anni) non potrà vedere realizzato il suo monumento a Gabriele D’Annunzio che sarà inaugurato sabato, alle 10 nel Campus universitario a Chieti, dove ha sede il rettorato dell’ateneo intitolato al poeta pescarese. L’opera, in jesmonite bianca, è alta 4,25 metri.
Giulio Tamburrini, scultore di fama internazionale, realizzò lo studio plastico che, prima della sua scomparsa, donò all’università di Chieti Pescara. Il monumento è stato realizzato a Roma dal tecnico d’arte Domenico Annicchiarico e sarà inaugurato prima dell’apertura dell’anno accademico dell’ateneo.
«Sono felice», dice al telefono al Centro Paola Sorge, germanista e dannunzista, di origini abruzzesi e moglie dell’artista scomparso, «perché finalmente si realizza l’idea di Giulio. Non esiste al mondo un monumento del genere, esistono tanti busti, ce n’è uno in bronzo in piazza Italia a Pescara, ma un monumento dedicato a D’Annunzio non c’è. Sono felice che l’opera si sia potuta realizzare grazie, soprattutto, al rettore Franco Cuccurullo».

Il tecnico che l’ha realizzata conosceva bene suo marito.
«Sì, Domenico Annichiarico, che insegna tecniche di scultura all’Accademia d’arte di via Ripetta a Roma, è stato amico e prezioso collaboratore di Tamburrini. Giulio si fidava di lui al cento per cento».

L’opera ha una storia travagliata.
«All’inizio, parlo del 2004, si era pensato di farla a Pescara. Il sindaco di allora, D’Alfonso, non ha dato seguito al progetto, che pure era stato presentato nella città natale di D’Annunzio. Il 25 ottobre 2006, quando venne a Chieti Hans Magnus Enzenszberger per ricevere il premio D’Annunzio, presentammo il plastico nell’auditorium del rettorato. Giulio era già malato ma fece una breve relazione, è stato il suo ultimo viaggio, l’ultimo in assoluto e l’ha fatto in Abruzzo».

Dove sarà collocato il monumento?
«Al posto del dinosauro, di fronte all’ingresso dell’auditorium del rettorato. Il dinosauro è alto 4 metri, l’opera di Giulio sarà alta 4,25 metri. Si vedrà da entrambi gli ingressi».