Morra: l'Abruzzo avrà l'alta velocità

L'assessore esclude l'esistenza di progetti che tagliano fuori la regione

PESCARA. «La battaglia per l'Alta velocità ferroviaria sul versante adriatico è sempre aperta, e vede da tempo la collaborazione di tutte le regioni interessate». Così l'assessore ai Trasporti, Giandonato Morra, sull'allarme lanciato da consumatori e gruppi politici di opposizione che temono l'isolamento dell'Abruzzo dal traffico dei treni veloci. L'ultimo appello è del capogruppo del Pd, Camillo D'Alessandro, che chiede l'apertura di una vertenza con l'ad di Trenitalia, alla presenza del ministro dei Trasporti. «Capisco le necessità dei gruppi di opposizione e le preoccupazioni dei consumatori, ma la Regione non sta con le mani in mano» assicura Morra. «Ricordo che, da almeno 10 anni, la politica di tutti i governi ha escluso la fascia Adriatica dall'Alta velocità. Aggiungo che, da quando sono assessore, non è stato tagliato nessun treno in Abruzzo. Vero che ci hanno provato, l'anno scorso, quando si è temuto che potesse saltare il collegamento Lecce-Torino. Ma la risposta è stata efficace: ho assunto io stesso l'iniziativa e mi sono recato dall'Ad delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti. Alla battaglia, che ha visto coinvolti diversi Comuni abruzzesi, si sono unite Marche e Puglia. Un lavoro utile, giacché il Lecce-Torino è stato subito ripristinato».

Oggi si parla di un progetto della Regione Puglia che punta sulla direttrice tirrenica, bypassando l'Abruzzo, per collegarsi alla linea dell'Alta velocità. Poi di un altro piano delle Ferrovie, che prevede un nuovo troncone della linea superveloce fino ad Ancona. Non è tempo di riorganizzare un'azione sinergica? «La collaborazione con Molise e Marche resta aperta. Circa otto mesi fa», prosegue Morra, «ho scritto all'ingegner Vincenzo Soprano, Ad di Trenitalia, perché chiarisse i progetti delle Ferrovie sulla dorsale adriatica. Insomma, non è un problema di immobilismo a preoccuparci».

Nessun rischio che l'Abruzzo possa perdere la coppia di Intercity Pescara-Venezia e le due coppie di Eurostarcity Pescara-Milano? «Si parla, si dice», ammette Morra, «ma a oggi non esistono documenti del governo, né delle Ferrovie, da cui risulti che l'Abruzzo perderà questi treni. Così come non esiste alcun progetto per l'Alta velocità fino ad Ancona. In mancanza di atti ufficiali, sarebbe come aprire una battaglia contro i mulini a vento. Il vero problema, e lo dico da amministratore del centrodestra, è che i tagli previsti dalla manovra del governo mettono oggettivamente in difficoltà le Regioni. Ma questa è altra storia, che va affrontata in diverse sedi».

Per Morra, anche la richiesta della Sangritana di ampliare l'offerta del trasporto ferroviario su scala regionale non può essere letta come un modo per surrogare un disinteressamento di Trenitalia per l'Abruzzo. «Sono due cose distinte», spiega l'assessore, «la questione dell'Alta velocità vede tutti d'accordo, e siamo pronti a fronteggiarla con determinazione assieme a Molise e Marche. La Sangritana vuole invece potenziare i servizi locali, e certamente ripeterà l'esperimento del treno con l'Emilia Romagna dopo l'esordio al Meeting di Rimini. Alla Sangritana sono interessate anche le Marche. Il prossimo treno per Bologna ci sarà per la rassegna del Motor show».

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