Passa il piano Sevel, per Fiom è Pomigliano

Aumenta la produzione, confermate le assunzioni a tempo. Tute blu subito in sciopero

ATESSA. La Fiat conferma la ripresa e i piani di sviluppo della Sevel, ma secondo la Fiom estende nella fabbrica della Val di Sangro i contenuti degli accordi di Pomigliano e Mirafiori. Le tute blu della Cgil non firmano l'intesa su monte ore e assunzioni, sulla quale si consuma un nuovo strappo con le altre sigle e con Fiat.

Accordi separati.
A Torino Fiat e Fim, Uilm e Fismic hanno siglato due accordi: uno sui permessi sindacali, l'altro su un programma produttivo e occupazionale. La Fiom ha detto no, perché non ha accettato la clausola di responsabilità, con la quale i sindacati firmatari si impegnano al rispetto degli accordi e del contratto nazionale, innanzitutto con la cosiddetta norma antisciopero, inserita per garantire gli straordinari ma non solo. «Una condizione inaccettabile, che limita il diritto di sciopero in generale e la libertà sindacale e sanziona chi non rispetta gli accordi», sostiene la Fiom.

Il contenuto.
L'accordo sul monte ore ridefinisce la quantità di permessi per le attività sindacali per il 2011. Fim e Uilm avranno diritto a 12mila ore annue, comprese quelle necessarie per i direttivi provinciali. La Fiom, che non ha firmato, potrà invece beneficiare solo delle ore di permesso previste dallo Statuto dei lavoratori (96 ore l'anno per ogni delegato sindacale) e non di quelle aggiuntive. Quanto all'accordo sui programmi produttivi di Sevel, sono state confermate tutte le anticipazioni di ieri del Centro.

L'azienda, per far fronte alla crescita del mercato di furgoni, con un consuntivo stimato di 215mila furgoni per il 2011, ricorre fino al 30 luglio a 120 assunzioni, di cui 70 a tempo pieno e 50 part-time. Sono in arrivo anche altri 80 operai in Cig da Pomigliano. Fino al 31 agosto vengono prorogati i 150 contratti a termine in scadenza il 28 maggio e fino al 30 luglio i 250 i trasfertisti di Pomigliano ed ex Bertone già in servizio. Tra giugno e luglio Sevel e sindacati si incontreranno per definire altri due sabato straordinari a turno e la fase di applicazione sperimentale del nuovo sistema di lavoro «Ergo-Uas», che riduce i tempi morti e taglia le pause da 40 a 30 minuti. Prevista anche una verifica dei piani produttivi e degli organici, in modo da valutare possibilità di stabilizzazione dei precari.

Le reazioni.
Il sindacato è spaccato. «L'accordo è positivo perché conferma la volontà di Fiat di investire su Sevel», afferma Domenico Bologna, segretario della Fim di Chieti. Nicola Manzi, segretario della Uilm, sottolinea invece «l'importanza di un accordo che dopo due anni e mezzo riapre un confronto su Sevel e che conferma l'azienda come l'unica in crescita». «Ci fa piacere che a differenza dell'8 febbraio abbiano firmato anche altri oltre a noi. L'intesa consolida produzione e occupazione», commenta Roberto Salvatore, segretario della Fismic.

Lo stop della Fiom.
«Un accordo ignobile che in un solo colpo ci equipara a Pomigliano e Mirafiori, ridimensiona il ruolo della Rsu, non dà risposte sul futuro della Sevel, ma solo per i prossimi tre mesi, che viola le leggi nell'utilizzo dei precari», tuona Marco Di Rocco, segretario della Fiom di Chieti. Le tute blu Cgil annunciano battaglia: due ore di sciopero oggi, domani per l'intero turno straordinario, volantinaggio dinanzi alla fabbrica e probabili ricorsi legali. (cr.re.)

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