Piste da sci più sicure con carta valanghe e bollettino meteo

Firmato l’accordo tra Corpo forestale e Protezione civile Servizio informativo più efficiente per turisti e sportivi

L’AQUILA. La montagna è un elemento naturale che bisogna imparare a conoscere e per farlo è necessario mettere in campo le proprie forze personali per non rimanere impreparati, dunque l'importanza di informazioni corrette è essenziale. Per fornire agli amanti della montagna un servizio informativo più efficiente la Protezione Civile regionale ed il Corpo Forestale dello Stato hanno siglato ieri un accordo di programma.

A firmarlo l'assessore regionale alla Protezione Civile, Mario Mazzocca e Ciro Lungo, comandate regionale del Corpo Forestale dello Stato. «Dobbiamo fare sistema ottimizzando le risorse umane e le forze, dunque è necessaria questa collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato che è sempre presente nella filiera ambientale» ha detto l'assessore Mazzocca. L’accordo prevede che il Corpo Forestale supporti con uomini, mezzi e competenze, la Regione nell’espletamento di funzioni prevista dalla legge regionale n. 47/92. Regione e Corpo Forestale condivideranno dati e informazioni riguardo le valanghe, utili a valutare ed l’individuare dei livelli di criticità sul territorio della regione.

Insieme lavoreranno all’aggiornamento del Catasto storico delle valanghe, alla Carta di Localizzazione dei pericoli da Valanga e ai Piani di sicurezza Bacini sciistici. Nel 2015 si avrà l’aggiornamento della carta di Localizzazione dei Pericoli da Valanga per i bacini sciistici Aremogna-Pratello, Campo Felice e Monte Magnola (carta già aggiornata nel 2014 per quanto riguarda le zone di Prati di Tivo, Campo imperatore, il Vasto e Campo Pericoli, ndr). «Il nostro personale è preposto alla sicurezza per chi va in montagna e potrà ora fornire informazioni che saranno veicolate in modo sinergico», ha osservato il comandate Ciro Lungo. «Ed è un grande risultato la piena legittimazione da parte della Regione ad operare d’intesa in caso di situazioni di gravità». Tra i punti nodali dell'accordo c’è anche la collaborazione nell'emissione del bollettino meteo, bussola fondamentale per chi decide di salire in quota. E in Abruzzo sono tanti a frequentare le vette, vista la natura del territorio, che vanta 200 chilometri quadri sopra i 200 metri slm, 21 bacini sciistici, oltre 200 km di piste da sci e 60 impianti di risalita. «Il bollettino meteo, redatto giornalmente» ha spiegato Maurizio Sista, della Polizia Ambientale Forestale, responsabile del servizio regionale Meteomont «è pubblicato sul sito della Regione. Ora sarà veicolato in modo più ampio e puntuale e soprattutto il Corpo Forestale potrà individuare e segnalare situazioni di rischio che intervengano eventualmente, anche non presenti nel bollettino».

L'accordo arriva a pochi giorni dall'ennesima tragedia della montagna che ha visto morire sul Gran Sasso David Remigio e Pino Sabbatini, capo del Soccorso Alpino di Teramo. Due nomi che tragicamente si aggiungono ai 14 morti sulle nostre montagne dal 1998-2014. «Nel caso di Sabbatini» ha detto Sista, «mi preme dire che in montagna ogni persona ha la sua sensibilità nel valutare i vari tratti. Sabbatini era uno dei massimi esperti di montagna, ma nel loro caso non c’è stata valanga, si è trattato invece dello scivolamento di una massa nevosa che li ha sbalzati in un’altra zona senza neve e li ha fatti cadere. La montagna, purtroppo, ha sempre delle insidie, difficili da individuare persino per i più esperti».

Barbara Bologna

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