ABRUZZO / FASE3

Pubblico negli stadi senza striscioni e bandiere. Via libera della Regione

Marsilio firma l'ordinanza che disciplina e autorizza il ritorno degli spettatori negli impianti sportivi per un massimo di mille all'aperto e di 700 al chiuso. Si comincia con Pescara-Chievo: ingresso solo a sponsor, disabili, giornalisti e addetti ai lavori delle società sportive professionistiche

PESCARA. Via libera della Regione al ritorno del pubblico negli stadi e nei palazzetti dello sport entro un tetto massimo di mille persone per gli impianti all’aperto e di 700 per quelli indoor. Si comincia con Pescara-Chievo di serie B sabato alle ore 14 allo stadio Adriatico-Cornacchia.

Il presidente Marco Marsilio ha firmato l’ordinanza numero 87 che disciplina e autorizza, a partire da domani, giovedì 24 settembre, la presenza degli spettatori durante lo svolgimento di competizioni ed eventi sportivi. Ecco cosa prescrive la nuova ordinanza.

La presenza di pubblico è ammessa esclusivamente negli impianti sportivi al chiuso e all'aperto nei quali sia possibile assicurare posti a sedere da preassegnare ai singoli spettatori per l'intera durata dell'evento.

Ogni spettatore ha l'obbligo di occupare, per l’intera durata della competizione o dell'evento, esclusivamente il posto a sedere specificatamente assegnatogli, con divieto di stare in piedi e di spostarsi di posto.

Tra ogni spettatore seduto – a prescindere se si tratti di soggetti del medesimo nucleo familiare o di conviventi o di congiunti _ va assicurata, a carico del gestore dell'impianto, una distanza minima laterale e longitudinale di almeno un metro, con distribuzione quanto più ampia e omogenea degli spettatori su tutti gli spalti.

Fermo l'obbligo di distanziamento, la capienza massima di pubblico ammessa è fissata, con riguardo agli impianti all'aperto e a quelli al chiuso, rispettivamente nel numero di mille e di 700 persone. Il numero massimo degli spettatori dovrà essere definito dal gestore dell’impianto in base alla capienza degli spazi disponibili, in modo che sia assicurato il distanziamento interpersonale ed evitato l’affollamento nelle fasi di accesso/deflusso all’impianto.

Gli spettatori devono indossare la mascherina per tutta la durata della competizione o dell'evento, se al chiuso; all'aperto, la mascherina va indossata dall'ingresso fino al raggiungimento del posto e, comunque, ogni qualvolta ci si allontani, incluso il momento del deflusso.

Deve essere favorito l'utilizzo di tecnologie digitali automatizzando i processi organizzativi e partecipativi (sistema di prenotazione, pagamento biglietti, compilazione di modulistica, sistema di registrazione degli ingressi) per evitare prevedibili assembramenti e consentire comunque la registrazione degli spettatori, che deve essere in ogni caso effettuata e mantenuta dai responsabili per 14 giorni, nel rispetto della normativa sulla protezione dei dati, in modo da assicurare il tracciamento dei contatti a richiesta delle autorità competenti.

Il gestore dell’impianto deve attivare sufficienti varchi per l'accesso del pubblico, così da evitare assembramenti nel momento del controllo della temperatura e dei biglietti d’ingresso.

E’ vietato introdurre all'interno degli impianti striscioni, bandiere o altro materiale. Il gestore deve attivare un servizio con personale dedicato all’assistenza al pubblico e al controllo del rispetto delle misure comportamentali.

E’ obbligatorio lo scaglionamento, a gruppi, degli spettatori nelle fasi di accesso e deflusso dagli impianti tramite un programma definito, coordinato dal personale dedicato all’assistenza al pubblico. Il gestore si impegna, sotto la propria responsabilità, alla corretta e rigorosa applicazione delle disposizioni vigenti e alla vigilanza sul loro rispetto da parte di tutti i soggetti interessati.

L'attività svolta e le misure adottate devono essere oggetto di una relazione illustrativa analitica che il gestore della competizione o dell’evento tiene a disposizione per eventuali controlli da parte delle autorità competenti. I gestori, in caso prevedano il superamento del limite massimo di mille spettatori negli impianti all'aperto e di 700 spettatori negli impianti al chiuso, sono tenuti a redigere un piano operativo - Emergenza Covid-19 - contenente adeguati dettagli sulla scelta operata e sulle relative soluzioni tecniche e gestionali che verranno adottate, qualora il piano sia approvato dal dipartimento Sanità della Regione Abruzzo che si avvarrà, in tale attività, del parere del gruppo tecnico scientifico regionale di cui alla Dgr 139/2020.

Resta comunque in capo al gestore dell’impianto la responsabilità circa l’eventuale mancato rispetto di quanto stabilito nelle ordinanze regionali, nei vigenti Dpcm e protocolli relativi all’emergenza sanitaria da Covid-19.

Alla luce dell'ordinanza regionale il Pescara Calcio fa sapere che la disponibilità concessa può essere distribuita, con invito, esclusivamente a sponsor, disabili, giornalisti e addetti ai lavori delle società sportive professionistiche. Non saranno venduti biglietti per la partita, per questo la società chiede ai sostenitori di non recarsi fuori dallo stadio, per evitare assembramenti così come disposto dal Dpcm in vigore sino al 7 ottobre.

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