La cantante pescarese con l’Orchestra sinfonica abruzzese diretta da Bufalini. Incasso ai musicisti aquilani

Remigio, voce di solidarietà

Stasera il concerto al Marrucino di Chieti a favore del Fondo Carloni

«Non dimentico mai la solidarietà per la mia gente, sono dunque contenta di poter partecipare a questa meravigliosa iniziativa del Fondo Carloni della Fondazione Carichieti per aiutare, concretamente e direttamente, i miei colleghi musicisti aquilani».
Carmela Remigio, soprano di fama mondiale, reduce da pochi giorni dalle rappresentazioni del «Don Giovanni» di Mozart alla Scala ha spiegato così, in un’intervista al Centro pubblicata qualche giorno fa, lo spirito con cui ha accolto l’invito a cantare per il Fondo Carloni.
E proprio dalla Scala lo scorso anno, il giorno successivo al terremoto, partì la sua personale mobilitazione a favore degli aquilani. Impegnata nel «Viaggio a Reims» di Rossini, con la regia di Luca Ronconi, Carmela Remigio si impegnò subito a devolvere il proprio cachet. Altrettanto fecero tutti i suoi colleghi e il teatro milanese decise di utilizzare tutto l’incasso della prima del 7 aprile alle vittime del sisma.

L’interprete pescarese si esibirà questa sera , alle 21, al teatro Marrucino con l’Orchestra sinfonica abruzzese diretta da Marcello Bufalini.
Il programma si aprirà con l’ouverture dalle Nozze di Figaro di Mozart, cui seguiranno le arie «Voi che sapete» e «Giunse alfine il momento. Deh, vieni, non tardar». Poi la sinfonia dal «Barbiere di Siviglia» di Rossini, l’aria «Io son l’umile ancella» dall’Adriana Lecouvreur di Cilea; il preludio dalla «Traviata» di Verdi; «Ideale» di Francesco Paolo Tosti, la sinfonia dall’Italiana in Algeri di Rossini e la «Canzone di Vilja» dalla «Vedova allegra» di Lehàr.

«Cosa accomuna Mozart, Rossini, Cilea, Verdi, Tosti e Lehàr?», scrive Francesco Sanvitale nelle note di sala del concerto di stasera, «Accanto ovviamente al loro ruolo prioritario di compositori nei loro tempi e nei loro generi, è la cifra interpretativa che ne scova le consonanti emozioni, le identità stilistiche ardite ma non forzate, il linguaggio di capolavori che possono reggere a ogni attacco del tempo e confrontarsi con proposte monografiche senza tema di stridori».

Carmela Remigio è il secondo grande ospite della rassegna, dopo il pianista Ivo Pogorelich esibitosi (sempre con l’Orchestra sinfonica abruzzese), domenica 24 gennaio.
L’iniziativa della Fondazione Carichieti, ideata dal suo presidente Mario Di Nisio e da Francesco Sanvitale, a cui partecipa anche il quotidiano il Centro, punta a raccogliere fondi per ricomprare gli strumenti agli artisti aquilani che li abbiano persi durante il terremoto del 6 aprile 2009.
L’ingresso al concerto di questa sera costa venti euro e per ogni biglietto sarà consegnato il disco «Arias» (Decca Universal), in cui Carmela Remigio interpreta brani di Tosti e Rossini con Leone Magiera al pianoforte.

Per sostenere i progetti del Fondo Carloni si possono effettuare delle donazioni in denaro sul conto corrente bancario della Carichieti, Iban:
IT 45 O 06050 15500
CC 001 008 22 23
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Informazioni sul sito www.fondazionecarichieti.it o al numero di telefono 0871 568206.