il processo

Ricorsi, sulla Trignina vince l’autovelox

Dopo 8 anni i giudici danno torto agli automobilisti che avevano contestato 16mila multe

VASTO. Questa volta vince l'autovelox. Assolti tutti gli imputati del maxi processo durato 8 anni. La sentenza è arrivata ieri mattina qualche minuto dopo le 12. "Assoluzione perché il fatto non costituisce reato". Un brusio ha percorso l'aula. Per gli imputati è la fine di un incubo. Grande la soddisfazione dei difensori. Telegrafico il commento dei legali del Comitato anti-autovelox sulla statale Trignina. «Aspettiamo le motivazioni che saranno rese note fra 60 giorni e poi stabiliremo il da farsi», ha dichiarato l'avvocato Isabella Mugoni per conto anche dei colleghi.

La sentenza di assoluzione è stata pronunciata dal collegio presieduto dal giudice Italo Radoccia, giudici a latere Fabrizio Pasquale e Michelina Iannetta. Respinta la mega richiesta di risarcimento. A nulla è valsa l'arringa dell'avvocato Pasquale Lollino contro gli accusati.

E possono finamente tirare un sospiro di sollievo Maurizio Antonini, ex sindaco di Fresagrandinaria, Giovanni Di Stefano, sindaco di Fresagrandinaria, il figlio Nicola, Carlo Moro, sindaco di Lentella, Leandro Di Lallo, ex sindaco di Lentella, Giuseppe Besca, Antonio Marchesani, comandante della polizia municipale di Cupello, gli agenti municipali Giuseppe Cavallone, di Fresagrandinaria, Domenico Profeta, di Cupello, Gianfranco Caravaggio, di Lentella, Giosuè Forgione, di Cupello, Michele Di Dia, di Trivento, Giovanni Giammichele, ex sindaco di Dogliola, e i tecnici Nicolino Di Giuseppe e Pierluca Di Giuseppe.

La formula pronunciata da Radoccia è stata perché "il fatto non costituisce reato". La sentenza non è stata un fulmine a ciel sereno dal momento che il 7 maggio la pubblica accusa rappresentata dal pm Giancarlo Ciani, aveva chiesto l'assoluzione per tutti i 15 imputati accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, peculato, abuso in atti d'ufficio e violazione dell'articolo 97 della Costituzione, che stabilisce il principio di imparzialità della pubblica amministrazione.

Evidente la delusione degli automobilisti arrivati da tutto il Vastese e anche da fuori regione. Il caso risale a 8 anni fa con le prime indagini dei carabinieri di Atessa coordinati dal capitano Spoletini. Proprio loro erano stati ascoltati di recente dal collegio chiamato a giudicare. «L'assoluzione è comunque con formula dubitativa e richiama il secondo comma», tiene a sottolineare l'avvocato Mugoni facendo comunque prevedere il ricorso in appello. Non ha commentato il presidente del Comitato anti autovelox, Antonio Turdò. Il Comitato contestava multe per 87mila euro: 27 mila incassate dal Comune di San Giovanni Lipioni, 23mila da Fresagradinaria, 14mila da Cupello, 15mila da Lentella, 8mila da Dogliola.

La vicenda ha tenuto impegnati 7 legali del comitato: Antonio Ferri di Campobasso, Pasquale Lollino, Michele Ladisernia, Adele Bonifacio e Maria Antonietta Mariani di Isernia, Raffaele Giacomucci e Isabella Mugoni di Vasto. Contro di loro altrettanti colleghi: Nicola Artese, Giovanni Cerella, Domenico Conti, Arnaldo Tascione, Pierpaolo Andreoni e Sabatino Besca. Le multe sulla Trignina in 3 anni furono 16 mila. Turdò sulla vicenda ha scritto anche un libro.

Paola Calvano

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