Ricostruzione case B e C, basta cantieri lumacaCialente: "Stop benefici a chi rallenta"

Cialente: lavori entro 7 giorni o niente benefici

L’AQUILA. Stop ai benefici per coloro che, pur avendo già ottenuto il contributo definitivo, non cominciano i lavori di ristrutturazione delle case B e C entro i sette giorni previsti dall’ordinanza. Ad annunciare l’adozione di misure rigorose nei confronti «di chi pensa di poter rinviare a suo piacimento i lavori» è Massimo Cialente, sindaco dell’Aquila e vice commissario per la ricostruzione.

I CONTROLLI
. Un segnale chiaro, quello lanciato da Cialente. «Abbiamo avviato una serie di controlli volti ad accertare quanti cantieri, per il recupero di case B e C, sono stati effettivamente aperti. E i risultati sono davvero sconfortanti» afferma il sindaco. «Una situazione che non può più essere tollerata, tanto più che l’inizio dei lavori è fissato entro sette giorni dal rilascio del contributo definitivo. Per mesi abbiamo sollecitato chi doveva istruire le pratiche a fare presto, ad accelerare le procedure anche perché dalle riparazioni delle case B e C dipende il ritorno all’Aquila di tanti nostri concittadini che, pur avendo i requisiti, sono rimasti tagliati fuori dall’assegnazione di un alloggio. I primi rapporti arrivati sul mio tavolo indicano che su 26 controlli effettuati solamente sei sono i cantieri aperti. A questo punto occorrono misure urgenti, quali la sospensione dell’assistenza per coloro che non iniziano i lavori nei tempi stabiliti e che vanificano così lo sforzo che si sta facendo».

PRATICHE APPROVATE. Nelle sole ultime ore sono state 400 le pratiche approvate. Sale così a 3.000 il numero dei «definitivi». «Ma i cantieri» insiste Cialente «non partono. Le B sono circa 9.000 e 800 sono le case classificate C. Avviare presto i lavori è un dovere, tanto più che molti di questi edifici possono essere riparati nell’arco di due o tre mesi. I proprietari devono chiedere conto dei ritardi ai direttori dei lavori e segnalare le imprese che non rispettano quanto previsto dall’ordinanza. Qui non si può stare comodi ad aspettare. Ricostruire è un dovere e chi non rispetta i tempi si vedrà sospendere i benefici, ovvero il contributo per l’autonoma sistemazione o il pagamento delle spese per l’albergo o, ancora, per l’affitto. Una misura che naturalmente andremo presto a concordare con il commissario Chiodi. E strada facendo studieremo anche altri provvedimenti».

L’ASSISTENZA. Intanto, a partire dalla prossima settimana, verrà pagata l’autonoma sistemazione relativa ai mesi di dicembre e gennaio. «Per il solo mese di dicembre» aggiunge il sindaco «la spesa prevista per le 28 mila persone in autonoma sistemazione è di 12 milioni di euro. Una somma esorbitante a cui va ad aggiungersi il costo degli alberghi. Circa il 25% di chi è ancora sulla costa ha case B e C e alta è la percentuale anche tra chi è sistemato in strutture alberghiere dell’Aquila o nelle due caserme. In questi giorni stiamo