Ruby, migliaia di donne abruzzesi in piazza

Pienone a Pescara con cartelli e musica a piazza Sacro Cuore. Dalle piazze dell'Aquila attacchi alla Carfagna: "Non ci interessa sapere come sia diventata ministro, giudichiamo il suo lavoro da ministro". Centinaia di donne a Chieti

PESCARA. Centinaia di donne abruzzesi in piazza per la manifestazione organizzata dal comitato "Se non ora quando". La protesta ha l'obiettivo di far sentire la voce delle donne dopo il caso Ruby, lo scandalo sessuale che coinvolge il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e che ha prodotto un dibattito nazionale tra forti polemiche e spaccature. Pienone a Pescara, dove si è svolta la manifestazione regiole, con cartelli e musica a piazza Sacro Cuore. Dalle piazze dell'Aquila attacchi alla Carfagna: “Non ci interessa sapere come sia diventata ministro, giudichiamo il suo lavoro da ministro”. Centinaia di donne in piazza anche a Chieti e Avezzano per "difendere il valore della loro dignità".

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Pienone a Pescara. Piazza Sacro Cuore piena come non accadeva da decenni (foto). La giornata delle donne ha riscosso un notevole successo a Pescara: qualche migliaia di donne riunite, generazioni differenti con cartelli, slogan per una festa più che per una manifestazione politica.  L'happening per la 'dignità della dona' ha coinvolto sindacati, associazioni e partiti ma anche moltissimi semplici cittadini: sul palco musica e tante giovani ragazze che hanno espresso il loro pensiero alternandosi con le più mature. Assenti i rappresentati del Comune. Oltre alle donne pescaresi hanno partecipato alla manifestazione nel capoluogo adriatico anche donne da Teramo e dal resto della regione

L'Aquila, attacchi alla Carfagna. “Non ci interessa sapere come Mara Carfagna sia diventata ministro ma giudichiamo il suo lavoro da ministro. Vogliamo perciò sapere dove sono i soldi promessi, dopo il 6 aprile, per i centri antiviolenza dei terremotati, in primis quello dell'Aquila. Noi non abbiamo ricevuto nulla”. Lo ha detto un'esponente del centro antiviolenza dell'Aquila, Orietta Paciucci, durante la manifestazione per al dignità delle donne. L'attacco al ministro è stato rivolto durante la manifestazione "Se non ora quando" a piazza Palazzo all'Aquila alla quale partecipano centinaia di persone (foto). Le donne aquilane hanno portato libri e letto i passi che parlano della condizione femminile (video).

La piazza di Chieti: "Eva era innocente". Grande manifestazione a Chieti per riconsegnare la dignità alle donne. L'iniziativa "Se non ora quando" ha visto in piazza oltre alle donne moltissimi uomini, studenti, universitari e delle scuole medie e superiori e anche della scuole elementari (foto). L'iniziativa bipartisan organizzata da "Chieti Nuova 3 febbraio" ha avuto davvero un grandissimo successo. Prima l'affollato corteo lungo le vie del centro storico eppoi sulle piazze Valignani, Matteotti e Gian Battista Vico, con interventi e musica dei Trio De Ritiis. Un tripudio di gioia e di pallocini colorati con tazebao del genere "Eva era innocente" e "Berlusconi, te lo do io il bunga bunga" sbandierato dal vicepresidente del consiglio comunale Alessandro Marzoli (Pd). La professoressa Maria Rosaria Graziosi di Chieti Nuova, alla fine della lunga kermesse ha detto: "Non si dica pi" che Chieti è la città della camomilla". Eppoi tutti in coro "La dignità della donne parte da qui". C'era l'ex sindaco Francesco Ricci e diversi rappresentanti dell'opposizione, docenti di scuole superiori. Grandi assenti il sindaco e rappresentanti della sua maggioranza.

Avezzano, 200 donne in corteo. Duecento donne marsicane sono scese in piazza «per difendere il valore della loro dignità». La manifestazione, curata dal Comitato autogestito delle donne marsicane, si è svolta questa mattina in città. Il corteo, partito da piazza Risorgimento, ha sfilato lungo le principali strade del centro cittadino (foto). «Difendiamo la dignità di chi studia», hanno spiegato dal comitato, «di chi lavora e si impegna per la società in cui vive contro la ripetuta rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio. Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore della loro, della nostra dignità e diciamo agli uomini: se non ora, quando?». La manifestazione si è conclusa in piazza Matteotti, davanti alla stazione ferroviaria. Qui sono stati cantati dei brani e sono state lette delle poesie. Tra i presenti anche il consigliere regionale Gino Milano (Api).

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