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Ryanair pronta a riavvicinarsi a Pescara

Si apre una spiraglio nella trattativa per evitare i tagli dei voli: il ministro Delrio rivede la norma. Ma bisogna fare entro giugno

PESCARA. «Verrà compiuta una disamina puntuale per ridurre gli oneri impropri sul funzionamento infrastrutturale al servizio del turismo; nell'ambito delle politiche di incentivazione per gli aeroporti e le compagnie aeree, il ministero apre concretamente alla possibilità di rivedere le linee guida a suo tempo emanate per fronteggiare le problematiche inerenti la sostenibilità di esercizio degli aeroporti minori e insulari»: sono le parole del ministro Graziano Delrio che alimentano la speranza dell’Abruzzo affinché Ryanair possa tornare indietro sulle sue decisioni di chiudere la base dell’aeroporto di Pescara e di tagliare 5 delle attuali sette rotte (dal 26 ottobre lascerebbe solo i voli per Bruxelles Charleroi e Milano-Bergamo).

Un spiraglio aperto al termine dell’atteso incontro svolto a Roma, con i vertici del vettore low cost, il Ceo Michael O’Leary e il responsabile commerciale David O’Brien, e i governatori di Abruzzo e Sardegna, Luciano D'Alfonso e Francesco Pigliaru (quest’ultimo a sostegno delle motivazioni dell’aeroporto di Alghero al quale Ryanair ha riservato lo stesso trattamento di Pescara).

La società irlandese ha avuto garanzie da parte del Governo su tre punti considerati determinanti per la permanenza in Italia: la revisione delle linee guida nazionali sul trasporto aereo, che sono emanazione di quelle europee ma che il vettore legge come più restrittive; tempi certi per la riduzione di 3 euro a biglietto delle tasse addizionali aeroportuali e l'impegno per la strategicità degli aeroporti minori che puntano ad ottenere pari opportunità rispetto agli scali più importanti della Penisola. Tutti argomenti che erano stati già messi in chiaro nel precedente incontro a Pescara di D’Alfonso con O’Brien sui quali ora c’è un impegno concreto.

Per l’Abruzzo e gli aeroporti minori c’è la possibilità di rientrare in gioco perché la riforma delle normativa consentirbe una valutazione positiva del test sulla redditività dei nuovi contratti che le società aeroportuali (Saga) andrebbero a stringere con Ryanair prevedendo contributi che non sarebbero più visti come aiuti di Stato.

«Ho visto un atteggiamento di lealtà e serietà sia da parte degli operatori economici sia da parte dei vertici del ministero», commenta D’Alfonso, soddisfatto come il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, che l’ha accompagnato insieme al presidente Saga Nicola Mattoscio e al direttore Luca Ciarlini.

L’impressione è che si a metà dell’opera mentre il tempo stringe. Ryanair chiede che entro giugno possa essere tutto chiaro in modo da mettere in vendita i biglietti “invernali”. «Prevedo che in un paio di mesi riusciremo a rivedere il tema della sovrattassa che verrà discusso anche nella conferenza Stato-Regioni e per le linee guida potremmo avere tempi ancora più rapidi», risponde il governatore.

Intanto va avanti un altro fronte, quello con Alitalia per il volo Pescara-Roma che da domenica verrà sostituito con il pullman. Mercoledì 20 D’Alfonso incontrerà, come richiesto, l’ad di Alitalia Cramer Ball insieme al governatore dell’Umbria (altra regione interessata dai tagli).(a.mo.)

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