Paolucci e Di Pangrazio sottolineano il successo ottenuto da Cialente nonostante sia stato lasciato solo

Scoppia il caso Mascia, Pd all'attacco

«Ha perso il 4% in pochi mesi, si renda conto che ha depresso Pescara»

PESCARA. Tengono banco il record di Cialente e il caso Pescara nei commenti sul sondaggio sugli amministratori locali. Il sindaco pd dell'Aquila per il suo «record» di consensi (8,8%) e il caso Pescara con il primo cittadino pdl Luigi Albore Mascia che ha perso in poco meno di un anno il 4,5% dei voti raccolti alle elezioni. I pescaresi, secondo il sondaggio, sono esattamente divisi (50%) sul sindaco che un anno fa per insediarsi non ebbe nemmeno bisogno di arrivare al ballottaggio con il candidato rivale Marco Alessandrini.

«Sugli amministratori abruzzesi "censiti" dal Sole 24 Ore, cresce solo il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, unico esponente del centrosinistra. Il centrodestra sta drammaticamente fallendo la sua missione, mentre emerge con forza che chi è in trincea ogni giorno senza cercare scuse incassa la riconoscenza dei cittadini», afferma il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci sottolineando come la «buona amministrazione» del centrosinistra e del Pd venga premiata nonostante lo stesso Cialente sia stato lasciato solo sia dal commissario Chiodi che dal governo Berlusconi».

Concetto che ricalca il consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio (Pd): «Il sondaggio è motivo di soddisfazione e orgoglio non solo per gli aquilani ma per tutti gli abruzzesi, questo risultato da solo potrà restituire maggiore forza nelle grandi sfide che ancora attendono la città dell'Aquila».

Il vice sindaco dell'Aquila Giampaolo Arduini fa notare come mentre da una parte il gradimento del sindaco vede un incremento significativo dall'altra Cialente vede, in casa propria, un'opposizione che si appresta a presentare una mozione di sfiducia. «Fatti», aggiunge Arduini, «che si commentano da soli e rispetto ai quali non aggiungo nulla, in osservanza a quella "politica del fare" che rifugge le polemiche per privilegiare il lavoro».

Il centrosinistra va giù duro sui risultati raccolti nel sondaggio dal sindaco di Pescara, Mascia.
«Un altro risultato negativo», lo definisce Stefano Casciano, segretario cittadino Pd, «i pescaresi sono stanchi di essere governati da chi ha dimostrato scarsa capacità amministrativa, progettuale e decisionale».

Con il sindaco che declina l'invito a intervenire, arrivano in soccorso il capogruppo comunale Pdl Lorenzo Sospiri e il senatore Pdl Andrea Pastore: «L'esito del sondaggio è positivo, in caso di elezioni Mascia sarebbe confermato sindaco con il consenso del 50 per cento dei pescaresi. E' stato segnalato un calo del 4 per cento rispetto al 2009, determinato però dal sistema dei partiti che nel 2010 non è riuscito a dare al sindaco di Pescara quella tranquillità necessaria per poter far partire i grandi cantieri che dovranno vedere la luce nel 2011 per dare il segno tangibile dell'operatività di un'intera amministrazione».

La replica arriva dal capogruppo del Pd Moreno Di Pietrantonio: «Non c'è nulla da gioire per aver perso quattro punti in un anno. la città è arretrata, c'è un malesere diffuso: Mascia farebbe bene a rendersi conto di questa situazione di sofferenza».

Il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, 11º nella classifica del sondaggio, è soddisfatto per essere il primo cittadino del Pdl in Italia: «Questo è un viatico utile per continuare a lavorare, anche in questo 2011, per rendere Chieti migliore di come l'abbiamo trovata».

Il consigliere comunale di Chieti, capogruppo Pdl, Vincenzo Ginefra, ricorda che l'anno scorso il sindaco Ricci (Pd) era al 103º posto mentre Di Primio è 11º: «Tradotto in soldoni, il risultato dice che se tornassimo al voto le elezioni sarebbero a senso unico».

Infine il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi: «E' con me il 54 per cento dei teramani e dopo due anni non è poco. La flessione di 3 punti ci può stare in questa fase politica. Il vero esame comincia adesso». (a.mo.)

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