Tornano le carriole e si riempiono di libri

La manifestazione vuole ricordare anche i problemi degli universitari Chiesto l’accesso libero nelle piazze

L’AQUILA. Tornano le carriole e si riempiono di libri, in una giornata che si propone come un omaggio al diritto allo studio e alla pratica del «book crossing», l’allestimento di uno spazio per la condivisione e lo scambio di volumi di ogni tipo. Sarà questo il tema della giornata di domani che, per la decima domenica di fila, vedrà di nuovo gli aquilani riunirsi in centro.

Sono passati più di due mesi da quando un gruppo di cittadini ha forzato per la prima volta il varco dei quattro cantoni, al grido «la città è nostra». Una mobilitazione che, qualche settimana dopo, è stata incanalata dal cosiddetto popolo delle carriole, determinato a chiedere la rimozione delle macerie nel centro storico, ma anche una ricostruzione partecipata. Quello stesso movimento che ora trova linfa attraverso nuovi contenuti.

Di qui la scelta di portare sotto il tendone di piazza Duomo i libri donati da cittadini e associazioni per l’allestimento di una piccola biblioteca ad accesso libero. «Libri che si propongono come pietre per ricostruire l’identità di una città», come scrivono gli stessi organizzatori. Parte dei volumi è stata recuperata dall’edificio ex-mensa della facoltà di scienze a Coppito dell’ateneo aquilano. «Abbiamo chiesto la possibilità di organizzare qui a Coppito una piccola cerimonia, a inizio mattinata», ha spiegato Giusi Pitari, pro-rettore dell’università, tra i promotori dell’iniziativa, «per portare l’attenzione sulle tematiche del diritto allo studio, con i ritardi sui servizi mensa».

Gli studenti, a distanza di un anno dal terremoto, sono ancora costretti a pranzare in una tensostruttura. «I pasti arrivano da Sora precotti», ha aggiunto il pro-rettore, «e fanno ogni giorno un viaggio di 150 chilometri. Per non parlare delle difficoltà che si registrano negli altri istituti». Il preside della facoltà di Lettere e filosofia, Giannino Di Tommaso, ha rimarcato più volte i ritardi nella predisposizione del servizio mensa a Bazzano, mentre per il complesso dell’ex Optimes, che ospita la facoltà di Ingegneria, i tempi di apertura sembrano più imminenti. Domani, in ogni caso, i libri faranno da protagonisti. L’idea si propone ache come un omaggio alla giornata mondiale del libro, proclamata dall’Unesco per il 23 aprile.

L’assemblea ha chiesto anche alle forze dell’ordine il libero accesso a piazza Palazzo, piazza San Pietro, piazzetta IX Martiri e piazza del Sole per terminare il lavoro di smistamento delle macerie. L’obiettivo resta sempre quello di avere tutto sotto controllo per il 25 aprile, la festa di liberazione. Iniziative «dal basso» sono in programma anche questo pomeriggio a piazza d’Armi dove verranno fatti volare degli aquiloni per i più piccoli. Un appuntamento anche per chi vuole contribuire alla pulizia dell’area che resta il primo parco cittadino.

Intanto, tra le persone che ogni settimana si ritrovano in centro, resta sempre forte il problema dell’appartenenza. «Dopo vari tentativi di screditare il processo di cittadinanza attiva che sta da tempo ravvivando il centro storico», si legge in una nota divulgata da alcuni di loro, «ribadiamo quello che abbiamo sempre sostenuto: le carriole non rappresentano la pretesa di rimuovere in questo modo tutte le macerie, ma vogliono essere un esempio che indichi una strada specifica verso il riciclaggio in loco e che stimoli un generale movimento di partecipazione della cittadinanza al processo di ricostruzione dell’Aquila». Così, sui social network, va avanti il tira e molla, scaturito dalla puntata di Porta a porta che il giornalista aquilano Bruno Vespa ha dedicato alle carriole, nella sera dell’anniversario.

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