Villa Pini, si fa avanti Neuromed

Lettera e dossier alla Regione: interessati a entrare nella vertenza.

PESCARA. La Neuromed, società molisana di ricerca e assistenza neuropsichiatrica, ha chiesto alla Regione un incontro per discutere di un possibile intervento nella vertenza del gruppo Villa Pini.
La richiesta è stata accompagnata da un documento inviato a Regione, assessorato alla Sanità e alla provincia di Chieti in cui si descrivono la struttura e l’organizzazione del gruppo di Pozzilli.
La società che fa capo all’eurodeputato Aldo Patriciello si fa dunque avanti dopo settimane di indiscrezioni sui contatti con la famiglia Angelini e su una proposta che vedrebbe il gruppo molisano entrare in Villa Pini con una partecipazione alle quote societarie.
Il passaggio con la Regione e di conseguenza con il commissario alla sanità Gianni Chiodi appare indispensabile alla luce della sospensione dell’accreditamento al gruppo teatino della sanità privata.

Che la trattativa sia a buon punto parrebbe testimoniarla l’assemblea dei dirigenti di area riabilitativa delle cliniche della San Stefar (sempre gruppo Villa Pini) alla quale sono intervenuti il direttore sanitario Rocco Salini e il capo del personale De Iulis. Nel corso della riunione Salini avrebbe assicurato che il gruppo non sarà smantellato, che entro il 9 febbraio (la data dell’udienza prefallimentare al tribunale di Chieti) sarà pagato il Durc (le contribuzioni all’Inps) e successivamente tutti gli stipendi arretrati. Nella stessa sede è stato confermato che la Neuromed subentrerà probabilmente come socio del gruppo Villa Pini.
Intanto è polemica sull’esito dell’incontro di giovedì tra sindacati e Regione (la società non si è presentata).

La responsabile del dipartimento Sanità della Cgil Abruzzo Angela Scottu si dichiara «insoddisfatta per un ennesimo incontro a vuoto con la Giunta Regionale che ha reso ancora una volta evidente come essa non riesca ad intervenire con la tempestività e la determinazione che la gravissima situazione richiederebbe».

«Chiodi ha affermato», dice la Scottu «che lo stato di crisi del gruppo Villa Pini è conclamatò, cioé evidente e indiscutibile, ma continua a trincerarsi dietro ostacoli formali, che certo ci sono, ma che si potrebbero superare con una forte pressione politica sul governo, dal momento che, come ha detto lo stesso Chiodi, e confermato da Roma l’assessore Gatti, i soldi per la cassa integrazione in deroga ci sono».

È critico anche il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci: «La Regione si sta muovendo con un ritardo ingiustificabile e con un’incertezza imbarazzante. Solo la condivisione della nostra proposta può salvare i posti di lavoro e rassicurare i pazienti. La strada è quella di svincolare i dipendenti dalla clinica e legarli al servizio sanitario».
Intanto due emendamenti su Villa Pini saranno presentati martedì in Commissione bilancio al Senato dal senatore Alfonso Mascitelli, coordinatore abruzzese dell’Italia dei valori all’interno del decreto legge “mille proroghe”

«Si tratta di emendamenti», spiega il senatore Mascitelli «che, pur avendo una valenza di carattere nazionale, sarebbero risolutivi per introdurre una normativa legislativa in grado di risolvere la grave vicenda in cui versano gli operatori sanitari di Villa Pini».