Vino, Passerina e Pecorino guidano l'export

I dati di Codice Citra: +12% di vendite all'estero e +11% di fatturato (di circa 35milioni). Il presidente Di Campli: "Essenziale la valorizzazione dei vitigni autoctoni"

ORTONA. Il vino abruzzese continua ad espandersi in tutto il mondo. Le esportazioni dei nostri vini imbottigliati aumentano: +12% rispetto al 2016 e +33% negli ultimi cinque anni. Questi dati sono pubblicati dall’azienda “Codice Citra”, che riunisce nove cantine chietine, confermandosi la prima realtà abruzzese per la produzione vitivinicola.

Il consorzio ha chiuso il 2017 con un fatturato di vini imbottigliati di circa 35 milioni di euro, evidenziando un aumento dell’11% rispetto al 2016 e del 45% rispetto agli ultimi cinque anni.

In particolare, in Europa, l’Inghilterra diventa il mercato principale
con +40%, seguita da Germania, Svezia e Belgio. Nel resto del mondo crescono i mercati asiatici +15%. Il trend
positivo si attesta anche in Italia con + 12% del canale GD e +12% del canale HORECA. La classifica dei vini più venduti vede ai primi posti la Passerina e il Pecorino (in crescita anche nella versione spumante) per arrivare all’immancabile Montepulciano d’Abruzzo e Trebbiano d’Abruzzo.

Il trend positivo è sottolineato anche dal presidente dell’azienda Valentino Di Campli (nella foto): “Codice Citra è diventata una realtà “Glocal” che guarda all’espansione estera, ma con i piedi ben piantati nella nostra regione. Crediamo che la promozione del territorio sia fondamentale per lo sviluppo del settore vitivinicolo e dell’economia locale. Infatti, negli ultimi anni abbiamo intrapreso vari progetti per “raccontare” le bellezze locali e farle conoscere nel mondo. Il 2017, appena concluso, è stato un anno importante per la nostra azienda: lo testimoniano i risultati raggiunti, i progetti e le sfide messe in atto. Siamo convinti che Codice Citra sia la dimostrazione di quanto la cooperazione vitivinicola in Abruzzo sia importante e possa crescere orientando le proprie scelte verso la qualità e la valorizzazione dei vitigni autoctoni e del territorio".