La bordata di Trump: dazi del 20% all’Europa

La guerra commerciale è iniziata, il presidente annuncia tariffe del 10% per tutti e peggiori per i nemici. Ieri ha dichiarato: “Oggi è il giorno della liberazione, renderemo l’America di nuovo ricca”
NEW YORK. Donald Trump lancia la sfida al commercio globale e, dichiarando l'emergenza nazionale per ridurre il deficit commerciale, annuncia dazi al 10% per tutti i paesi e tariffe reciproche per i 60 «più cattivi», quelli con i maggiori squilibri commerciali nei confronti degli Stati Uniti. Per l'Europa i dazi saranno al 20%, per la Cina al 34% e per la Gran Bretagna al 10%.
I dazi «porteranno l'età dell'oro», rilanceranno il «sogno americano» e «genereranno miliardi di miliardi di dollari per ridurre le nostre tasse e il nostro debito», ha detto Trump da un Giardino delle Rose della Casa Bianca vestito a festa con una sfilza di bandiere a stelle e strisce e alla presenza di tutto quasi tutto il suo governo. Davanti ai suoi e a molti lavoratori dell'industria dell'auto e dell'acciaio, il presidente trionfante ha annunciato la svolta economica con cui «rimettiamo l'America First» e rendiamo l'America di nuovo ricca. «Make America Wealthy Again», ha detto.
È il «giorno della liberazione, il giorno in cui reclamiamo il nostro futuro, uno dei più importanti della storia», sono state le sue prime parole salendo sul palco e svelando i dazi reciproci. «Faremo pagare quello che gli altri ci tassano. Reciprocità significa che faremo agli altri quello che fanno a noi, è molto semplice», ha spiegato precisando successivamente che i dazi non saranno esattamente reciproci. «Li tasseremo la metà di quello che ci tassano», ha osservato facendo l'esempio dell'Unione Europea.
L'Ue «ci fa pagare il 39% e noi imporremo dazi al 20%», ha messo in evidenza.
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