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1 marzo

Oggi, ma nel 2014, a Mozzate, in provincia di Como, nel sottopassaggio della stazione ferroviaria, l'albanese Dritan Demiraj, di 29 anni, residente a Rimini, uccideva a coltellate la ex compagna Nadia Nusdorfi, di 35 anni, originaria di Rimini, ma ospite di parenti nel comasco, che aveva avuto con lui due figli, di 11 e 5 anni, rea di averlo lasciato 6 mesi prima, per iniziare una breve relazione col cugino di lui, di 20 anni, albanese, Klodian Dine, che verrà soppresso, sempre per gelosia, in Albania, da persone legate a Demiraj.

Due giorni prima, nel Riminese, il fornaio Demiraj aveva assassinato anche Silvio Mannina, di 30 anni, di Castano Primo, in quel di Milano, altro ex fidanzato della Nusdorfi. Mannina era stato attirato da Monica Sanchi, di 35 anni, di Riccione, cameriera, convivente di Demiraj, che le aveva promesso un incontro amoroso, nelle campagne di Sant'Ermete, frazione di Santarcangelo di Romagna, era stato soffocato e il corpo era stato gettato nell'ex cava del Lago Azzurro.

Demiraj e la Sanchi avevano attirato la Nusdorfi nello scalo Fs (nella foto, particolare, con le forze dell'ordine impegnate nei rilevamenti) inviando messaggi con il cellulare di Mannina. L'appuntamento era stato fissato inizialmente all'aeroporto di Malpensa, poi la sede era stata spostata a Mozzate. Il 14 marzo 2016 Demiraj verrà condannato all'ergastolo, in primo grado. Poi verrà pestato in carcere, a Parma, e finirà in coma, quindi dopo essersi ripreso, ma ridotto in stato semivegetativo, verrà scarcerato e non verrà sottoposto all'appello.

La Sanchi, condannata a 30 anni di cella, morirà, a Misano, il 4 febbraio 2019, per un tumore alla spina dorsale. Lo zio di Demiraj, Sadik Dine, pescatore albanese, di 47 anni nel momento del delitto, lo stesso 14 marzo 2016, verrà condannato a 5 anni, per occultamento di cadavere, in primo grado, ma il 20 marzo 2019, in appello, la pena verrà ampliata alla reclusione a vita. L'11 marzo 2016 verrà condannato, in appello, a 28 anni, anche un altro albanese, minorenne all'epoca del femminicidio, come complice di Demiraj e Dine.