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11 Gennaio

Oggi, ma nel 1822, a Venezia, nel sestiere di Cannaregio, adiacente al Ghetto ebraico, veniva fondata la Cassa di risparmio di Venezia, ritenuta la prima in Italia. Anche se in quel momento storico era dislocata nel regno Lombardo Veneto, sotto il dominio austriaco. L'apertura al pubblico avverrà il 12 febbraio successivo, giorno del compleanno dell'imperatore Francesco I d'Asburgo Lorena, nato nel 1768 e primo a capo dell'impero d'Austria. La sede era la medesima del banco pignoratizio, esistente dal 1806 e risalente all'intuizione napoleonica. Anzi l'iniziale funzionamento della CariVe era strettamente collegato al monte di pietà e l'impulso puntava sia a raccogliere soldi da parte della classe benestante lagunare che a invogliare i cittadini veneti, appartenenti ad una fascia sociale agiata, a raccogliere fondi affidandoli ad un istituto creditizio. L'iniziativa fu voluta e promossa dal conte Carlo d'Inzaghi (nella foto), classe 1777, austriaco di origine italiana, governatore delle Province venete dal 1820 al 1826, ossia tra i mandati amministrativi del predecessore Ferdinand von Bissingen-Nippenburg e il successore Johann Spaur. Il modello preso ad esempio da d'Inzaghi per la Cassa era quello in funzione dall'anno precedente, 1821, a Vienna, che a sua volta aveva tratto le linee guida dalla similare istituzione londinese. Nel 1886 la Cassa consacrerà la sua indipendenza dal monte di pietà e nel 1927 la stessa Cassa assorbirà all'interno il servizio pegno decretando la fine del monte di pietà come realtà esterna. Il 2 giugno 1962, a Roma, la CariVe verrà insignita della medaglia d'oro riservata ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte. All'avvio del 2000 confluirà nel gruppo Cardine. E l'1 gennaio 2007 entrerà a far parte del gruppo bancario Intesa San Paolo.

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