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12 dicembre

Oggi, ma nel 1936, in Spagna, in località che rimarrà non precisata, si schiantava in volo, durante una fase di trasferimento, Dino Ugo Di Marzio, pescarese del 1910, sergente maggiore pilota della regia Aeronautica, appartenente al 20° stormo da ricognizione terrestre di stanza a Roma Centocelle, impegnato, dal 16 novembre precedente, nel portare il contributo voluto dal fascismo nella guerra civile spagnola che si combatteva dal 17 luglio di quell’anno. Verrà insignito della medaglia d’oro al valor militare, alla memoria.

Nel 1939 gli verrà intitolato l’istituto professionale di Pescara, sorto, nel 1921, per assecondare le necessità formative dei ferrovieri. Di Marzio, che proveniva da famiglia originaria di Spoltore, era militare come gli altri otto fratelli ancora in vita (nella foto, particolare, Dino Ugo, nel riquadro più grande posto al centro, tra le immagini dei fratelli Attilio, in alto a sinistra, Gioacchino, in alto a destra, Saverio, in basso a sinistra, Torquato, in basso a destra).

Dopo aver conseguito il diploma da motorista si era arruolato come volontario ed era stato aviere allievo del corso di pilotaggio nell’aeroporto di Capua, nel gennaio 1931, e della scuola aerea di Passignano sul Trasimeno, nel marzo di quell’anno. A settembre 1931 era stato nominato primo aviere scelto e aveva conseguito il brevetto per condurre gli idrovolanti. Ad ottobre ’31 aveva ottenuto anche la qualifica di pilota militare ed era stato nominato sergente. Era poi transitato nell’88° gruppo da caccia, con base a Vigna di Valle, e si era abilitato su apparecchi Macchi M. 41 bis, idro-caccia biplano, e Savoia-Marchetti S. 59, idro-ricognitore.

Era inquadrato nel 20° stormo da ricognizione terrestre dal novembre 1934. Era stato promosso al grado di sergente maggiore a giugno 1936, come riportato a pagina 204 del volume Gruppo medaglie d’oro al valore militare, Le medaglie d’oro al valore militare, volume primo (1929-1941), edito dalla Tipografia Regionale, a Roma, nel 1965. Dino Ugo Di Marzio sarà uno dei quattro pescaresi insigniti del riconoscimento del metallo più pregiato al valor militare ricordati dalla targa che l’amministrazione municipale apporrà, il 17 marzo 2012, in piazza Italia, a Pescara, in occasione del 151° anniversario dell’unificazione nazionale.

Con Di Marzio figureranno anche: Renato Berardinucci, Gabriele d’Annunzio, Marino Di Resta. A Spoltore, in piazza Quirino Di Marzio, verrà eretto il busto commemorativo di Dino Ugo Di Marzio, posto tra quelli di Ulderico De Cesaris e di Gioacchino Di Marzio. Quest'ultimo era uno dei fratelli minori di Dino Ugo, che cadrà in battaglia, a Cheren, in Eritrea, il 21 marzo 1941, da tenente del IV battaglione Toselli della II brigata coloniale, e verrà decorato anche lui della medaglia d’oro al valor militare alla memoria.