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13 luglio

Oggi, ma nel 1709, a Colonia, in Germania, l’italiano Giovanni Battista Farina, fratello del profumiere Giovanni Maria, fondava la “Johann Maria Farina gegenüber dem Jülichs-Platz”, ritenuta la più antica fabbrica di profumi del mondo, produttrice dell’Acqua di Colonia ideata da Giovanni Paolo Feminis, anche lui piemontese di Santa Maria Maggiore, frazione Crana, del 1660, amico dei Farina. Marchio, quello dell'Acqua di Colonia, che poi, non essendoci norme di tutela, diverrà tipico di una intera classe di derivati di profumeria, contenenti dal 7 al 15 per cento di essenza di profumo in etanolo diluito tra l'80 e il 90 per cento.

L’utilizzo di fiori, agrumi, spezie, cannella, legno di sandalo e muschio, in infusione alcolica era una trovata esportata su territorio tedesco dal Belpaese. Lo stesso Giovanni Maria, universalmente riconosciuto quale padre della profumeria moderna, di Santa Maria Maggiore, in provincia del Verbano-Cusio-Ossola, classe 1685, rivolgendosi, nella missiva datata 1708, al fratello Giovanni Battista, di due anni più grande, essendo del 1683, aveva accennato al mix segreto del suo ritrovato con queste parole: «Il mio profumo è come un mattino italiano di primavera dopo la pioggia: ricorda le arance, i limoni, i pompelmi, i bergamotti, i cedri, i fiori e le erbe aromatiche della mia terra. Mi rinfresca e stimola sensi e fantasia».

Le creazioni dell’azienda Farina diverranno parte integrante delle forniture ufficiali delle teste coronate di mezzo mondo. Tanto per menzionarne alcune: dallo zar Alessandro I di Russia alla regina Vittoria del Regno Unito, passando per l’imperatore Pedro I del Brasile a re Leopoldo II del Belgio fino ad arrivare a re Oscar II di Svezia e a re Umberto I di Savoia. Ma non solo la nobiltà del tempo andato s’imbelletterà con le boccette (nella foto, particolare, il primo tipo, il flacone in vetro detto “Rosolien”, del 1811, che resisterà fino alla realizzazione della più comoda bottiglia ideata dal pittore russo Vasilij Kandinskij) uscite dall’intrapresa Farina, anche volti iconici come “Lady D”, ovvero la principessa Diana di Galles, useranno i prodotti dell’industria di Colonia col marchio del tulipano rosso. Così come personaggi fuori dallo scorrere delle lancette come, giusto per citarne qualcuno: il politico tedesco Konrad Adenauer, l’attrice tedesca Marlene Dietrich, la statista indiana Indira Gandhi, lo scrittore tedesco Johan Wolfgang Goethe, il musicista tedesco Ludwing van Beethoven, lo scrittore statunitense Mark Twain. Casa Farina, a Colonia, diverrà anche sede del Museo del profumo, vera e propria attrazione internazionale.