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14 Gennaio

Oggi, ma nel 1988, a Palermo, all'ingresso del negozio di giocattoli e cartoleria "Il mondo dei balocchi" (nella foto, la pozza di sangue della vittima sotto la saracinesca), gestito dalla moglie, nel quartiere Arenella, in via Papa Sergio, veniva ucciso, a colpi di arma da fuoco, da Cosa nostra, l'agente di Polizia Natale Mondo, di 35 anni, palermitano, in forza alla questura di Trapani. Era sopravvissuto all'agguato mafioso, del 6 agosto 1985, avvenuto sempre nel capoluogo siciliano, e costato la vita al suo capo, Antonino "Ninni" Cassarà, di 38 anni, vice questore aggiunto, figura simbolo di quel periodo storico della lotta alla criminalità organizzata nella città più calda dell'isola, poiché alla guida della squadra mobile palermitana. Nell'attacco mortale era deceduto anche il collega poliziotto Roberto Antiochia. Mondo ed Antiochia erano l'autista e il guardaspalle di Cassarà. L'omicidio di Mondo era stato ordinato dai capi della cupola malavitosa Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Bernardo Brusca e Francesco Madonia. Ed era stato eseguito da Salvatore Madonia e Agostino Mannoia. Mondo, in Polizia dal 1972, dopo aver lavorato nelle questure di Roma, Siracusa, Trapani, era stato in servizio nella squadra mobile di Palermo, dal 2 dicembre 1982 al 9 ottobre 1985. Era stato arrestato, dopo la morte di Cassarà, in base alle rivelazioni del boss mafioso Antonino "Tony ", uscite nelle intercettazioni delle telefonate effettuate con la moglie Caterina Ballarò. Mondo, che poi verrà scagionato completamente e rimesso in libertà, era stato accusato di essere stata una talpa della Mafia, di aver rivelato agli assassini gli spostamenti, gli orari e i luoghi di Cassarà, di aver spacciato droga. Era anche stata fraintesa la sua attività di infiltrazione per conto della Polizia nella malavita dell'Arenella, sua zona di provenienza. Il 10 novembre 1999 gli verrà conferita la medaglia d'oro al valor civile alla memoria.

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