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19 dicembre

Oggi, ma nel 1923, nella diocesi di Anchou, in Cina, moriva il vescovo Graziano Gennaro, a 60 anni, per le sofferenze dovute al rapimento e all’ uccisione di padre Pasquale Angelico Melotto, avvenuta il 4 settembre precedente, a 59 anni, sempre nello stesso comprensorio. Padre Gennaro (nella foto, particolare) era già di salute cagionevole e soffriva d’asma, ma non reggeva alla triste sorte del confratello che aveva indirizzato a lui l’ultimo bigliettino prima di essere giustiziato.

Entrambi frati minori francescani, missionari, di origine vicentina; Padre Graziano era di Isola vicentina e padre Pasquale era di Lonigo. Il prigioniero con i paramenti sacri, era stato trattenuto, per 80 giorni, in attesa del riscatto di un milione di dollari, che non verrà mai versato, da parte di 14 predoni che agivano privatamente. L’omicidio per soldi di Padre Pasquale, benché avvenuto in un contesto di difficile coabitazione, suscitava enorme scalpore in loco e allarmava la Santa sede.

I due religiosi erano giunti in Cina, a tentare l’evangelizzazione in quella parte dell’Asia, al seguito di padre Eugenio Carlassare, vicario apostolico di quella che al tempo era l’Hupeh orientale, che poi sarebbe diventata la già menzionata diocesi di Anchou, nel periodo della ribellione dei boxer, ovvero tra il 2 novembre 1899 e il 7 settembre 1901.

Quest’ultima, in estrema sintesi, era stata un sollevamento popolare cinese armato contro l’influenza colonialista straniera. Alla repressione aveva provveduto l’alleanza delle 8 nazioni, che, in termini proporzionali, annoverava il Belpaese al settimo posto dietro: Giappone, impero russo, impero britannico, Francia, Stati Uniti, Germania. E davanti all’Austria-Ungheria.

Per la precisione i due vicentini erano partiti il 21 settembre 1891 ed erano giunti a Hankow il 13 dicembre. Erano stati ordinati sacerdoti, nella cattedrale di Huchang, all’inizio dell’anno successivo. Padre Graziano era stato nominato vescovo titolare di Gerico e vicario apostolico dell’Hupeh orientale, da Papa Pio X, nel 1906. Le sue spoglie mortali verranno sepolte in quella che sarà Wuhuan, grande città che sorgerà dalla fusione tra Anchou, Wuchang, dove aveva diretto il seminario, e Hanyang.