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19 MARZO

Oggi, ma nel 1866 a Barletta, nella chiesa battista cittadina, in via Nazareth, scoppiava la sommossa popolare, che le forze dell’ordine non riuscivano a sedare, e portava all’incendio del locale di culto e al linciaggio di cinque evangelici. I battisti barlettani venivano perseguitati perché ritenuti responsabili dell’epidemia di colera e della conseguente carestia che affliggeva il centro pugliese dall’anno precedente, 1865.

L’accanimento contro i protestanti aveva risonanza nazionale e verrà dibattuto nella seduta parlamentare del neonato regno d’Italia, del 20 aprile successivo. Il nucleo originario degli evangelici barlettani era sorto nel 1865, per interessamento del fiorentino Gaetano Giannini, diacono della chiesa battista di Barletta, dopo la sua conversione, avvenuta nel 1854. Era l’animatore del nucleo, di 60 adepti, che si radunavano nel fabbricato di proprietà di Filippo Fusco e di sua moglie Cristina Petrucci.

L’azione di Giannini puntava, più che alla fidelizzazione dei barlettani, all’alfabetizzazione e al fornire, in quel contesto di costruzione dell’identità tricolore, dopo l’unificazione nazionale del 17 marzo 1861, una conoscenza storica di base. Le vittime (nella foto, particolare, la lapide apposta dall’amministrazione municipale, in occasione del 150° anniversario, il 22 gennaio 2017) erano: Annibale Salminici, Michele Verde, Ruggero D’Agostino, Domenico Crosciolicchio, Giuseppe Del Curatolo. Contestualmente venivano uccisi anche Francesco Perez e Ignazio Lanza.

Verranno incriminate 232 persone ma, al termine dell’iter processuale, da parte della Corte presieduta da Teseo De Lectis, dopo un anno e mezzo, verranno ritenuti colpevoli solo in 36. Tra i colpiti dalle pene, vi sarà don Ruggero Postiglione, canonico della cattedrale di Santa Maria Maggiore, al quale verranno inflitti diciotto anni di lavori forzati e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Stessa sorte toccherà ad Angelo Marzovillo, predicatore conosciuto come padre Vito Maria da Rutigliano. Tutta la singolare vicenda verrà raccontata da Renato Russo, nel volume intitolato “L’eccidio degli evangelici a Barletta-19 marzo 1866”, che verrà pubblicato dalla casa editrice Rotas, di Barletta, nel 2017.