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24 DICEMBRE

Oggi, ma nel 1955, ad Ivrea, in provincia di Torino, nel salone dei 2000 della Olivetti, Adriano Olivetti, l’imprenditore mecenate, teneva il discorso della vigilia di Natale alle maestranze dello stabilimento che produceva macchine da scrivere e ufficializzava la creazione del primo cervellone Olivetti elettronico che avrebbe dovuto competere con i marchi americani, leader nel settore della nuova tecnologia.

Si trattava dell’Elea 903, che sarebbe stato il primo computer a transistor commerciale prodotto nel Belpaese. Con tecnologia sviluppata dall’ingegnere Mario Tchou, italiano di origine cinese, e design dell’architetto Ettore Sottsass.

Il primo esemplare dei 40 che verranno prodotti verrà installato nello stabilimento dell’azienda tessile Marzotto di Valdagno, nel vicentino. Ma lo sviluppo del progetto verrà arrestato dalla controversa morte di Olivetti, secondo alcuni assassinato, anche se ufficialmente deceduto per ischemia cerebrale mentre era sul treno che lo avrebbe portato da Arona, in provincia di Novara, a Losanna, in Svizzera.

Quella del 24 dicembre ’55 era la prima cerimonia (nella foto, particolare, Olivetti sul palco intento ad arringare i suoi lavoratori) di assegnazione dei premi di fedeltà ai concessionari organizzata dalla fine del secondo conflitto mondiale. Il testo originale dell’intervento verrà pubblicato sul numero 33 di «Notizie Olivetti», del gennaio 1956, con il titolo “Messaggio dell’ingegner Adriano ai dipendenti e all’organizzazione”.

La società era stata fondata dall’ingegner Camillo Olivetti, padre di Adriano, il 29 ottobre 1908, proprio ad Ivrea, ed era stata la prima fabbrica nazionale di macchine per scrivere, come riportava la enorme scritta presente sullo stabile. Adriano era diventato presidente nel 1938 ed era sorvegliato dalla Cia, anche per l’attività svolta dalla sua casa editrice, “Edizioni di comunità”.

Nel 1956 sarà sindaco di Ivrea e poi parlamentare, dal 12 giugno 1958 al 5 novembre 1959, nel gruppo misto, ma a capo del Movimento comunità, di orientamento socialista liberale, fondato nel 1947. Tra i prodotti Olivetti, nel 1945 era arrivata la “Divisumma 14”, la prima calcolatrice elettromeccanica al mondo in grado di fare le quattro operazioni e di scrivere su carta il risultato rilasciando l’iconico scontrino. Era su progetto di Natale Capellaro e design di Marcello Nizzoli e verrà esposta, in modo permanete, al Moma, Museo di arte moderna, di New York.

Il 1956, invece, porterà la “Divisumma 24”, destinata a sostituire la precedente macchina, ma che di fatto rimarrà in produzione fino al 1958.