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30 Maggio

Oggi, ma nel 1924, a Roma, alla Camera dei deputati, l'onorevole Giacomo Matteotti (nella foto, particolare della cartolina commemorativa proprio per il discorso alla Camera del 30 maggio '24 tratta dal disegno della Storia d'Italia pubblicata da Giuseppe Nerbini editore di Firenze, volume VI, curata da Paolo Giudici, del 1933) leader del Partito socialista unitario, nel suo intervento denunciava i brogli elettorali e le violenze delle camicie nere fasciste durante le votazioni del 6 aprile precedente con la legge elettorale escogitata su volere di Benito Mussolini dal sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri Giacomo Acerbo, di Loreto Aprutino. Il deputato di Fratta Polesine puntava il dito soprattutto sull'aggressione verificatasi a Genova, nella palestra Umberto I, all'apertura della campagna elettorale, il 27 gennaio precedente, ai danni dell'onorevole socialista Enrico Gonzales, picchiato a colpi di manganello dagli squadristi e spedito per 8 giorni nell'ospedale cittadino di Pammatone. In sua compagnia, a farsi medicare, c'era anche l'ingegnere Raffaele Rossetti, genovese, medaglia d'oro al valor militare della grande guerra per aver affondato, nella notte tra il 31 ottobre e l'1 novembre 1918, nel porto di Pola, insieme a Raffaele Paolucci di Orsogna -nominato in quella tornata elettorale vice presidente della Camera, per i fascisti di ispirazione monarchica- la corazzata asburgica Viribus Unitis. Rossetti era stato salvato dall'intervento del gerarca Dino Grandi che aveva ricordato ai picchiatori come quello riverso per terra senza sensi, in una pozza di sangue, benché dichiaratamente antifascista, fosse sempre l'eroe dell'ultima notte di Pola. Anche per la sua coraggiosa denuncia, oltre che per i segreti legati alle tangenti della Sinclair oil, Matteotti verrà rapito dalla Ceka del Viminale capeggiata da Amerigo Dumini, il 10 giugno successivo, e assassinato. Gonzales sarà il parlamentare che, il 12 giugno, più di tutti si batterà, dal suo scranno alla Camera, per chiedere conto al Duce della fine di Matteotti, il cui cadavere verrà ritrovato, nel bosco della Quartarella, il 16 agosto successivo. E sempre Gonzales sarà, insieme al collega deputato socialista Filippo Turati, chiamato nel cimitero di Riano per il riconoscimento della salma di quello che verrà considerato il principale martire antifascista.

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