Massimo Riva con Vasco Rossi

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31 maggio

Oggi, ma nel 1999, a Bologna, moriva, a 36 anni, di crisi respiratoria causata da overdose di eroina Massimo Riva, lo storico chitarrista di Vasco Rossi.

Il supporto a Vasco sul palco era stato concepito prima come componente della Steve Rogers band, fondata proprio su iniziativa di Vasco e col nome scelto da Guido Elmi, nel giugno 1980, e composta anche da Maurizio Solieri, Mimmo Camporeale, Andrea Righi, Roberto Casini. Poi, dopo il 1987, Riva si era sganciato dal gruppo, ma pur con un percorso autonomo ed esperienze con altri cantanti di fama come Enrico Ruggeri aveva seguitato a collaborare con Vasco. Al raggiungimento del massimo successo da parte dell'amico Vasco era corrisposto il flop della Steve Rogers band, con la conseguenze decisione di optare per lo scioglimento, il malessere d'animo e l'impennata della dipendenza dalla polvere bianca. Quest'ultima aveva comunque caratterizzato l'alone di dannato non solo di Riva, ma di chiunque facesse parte a vario titolo della scena rock degli anni '80 e '90 nella quale imperversava ancora la disinformazione sull'abuso da sostanze stupefacenti e vigeva l'erronea convinzione di poter smettere di bucarsi quando lo si fosse voluto, senza diventare necessariamente schiavi della droga.

Il sodalizio artistico tra Riva e Vasco Rossi (insieme nella foto) era cominciato a Zocca, in provincia di Modena, dove Riva, nato nella città felsinea, era cresciuto. Tecnicamente l'incontro era avvenuto quando Riva, che era del 1963, aveva 12 anni e si era esibito cantando Seveso, suo componimento, e suonando la chitarra a Punto radio, fondata dal Blasco il 10 marzo 1975. Il brano, ma soprattutto il giro di chitarra contenuto, aveva poi ispirato Vasco nello scrivere Albachiara, inclusa nell'album Non siamo mica gli americani!, del 30 aprile 1979, per la etichetta discografica Lotus records, che era la seconda raccolta incisa in studio da Vasco. La scuola di musica di Zocca, che verrà inaugurata nel 2003, su volere di Vasco e della famiglia di Massimo Riva, porterà proprio il nome del chitarrista vissuto troppo in fretta. Fisicamente era magro come un chiodo, con i capelli lunghi, indossava rigorosamente magliette strappate, aveva lo sguardo spiritato ed un sorriso beffardo perennemente accennato. Caratterialmente era esuberante a tal punto che Vasco ogni tanto era costretto a riprenderlo minacciando di licenziarlo. Vasco Rossi non perderà occasione, al termine dei suoi seguitissimi concerti, ma non solo, di ricordare l'amico o come lo chiamava lui il suo "fratello minore".

Nell'appuntamento record di Modena, dell'1 luglio 2017, Vasco Rossi vorrà mostrare al pubblico un particolare cimelio dal valore particolarmente simbolico: la chitarra Gibson SG che Riva aveva acquistato, nel 1980, a rate, da Maurizio Solieri e che aveva poi utilizzato in tutti i suoi concerti e nei dischi. Claudia Riva, la sorella di Massimo, insieme al giornalista Massimo Poggini, racconterà dettagliatamente la vicenda del musicista scomparso prematuramente e del suo rapporto simbiotico con Vasco nel volume intitolato "Massimo Riva vive. La vita rock dello storico chitarrista di Vasco", che verrà pubblicato da Baldini e Castoldi, nel 2019.