TODAY

5 FEBBRAIO

Oggi, ma nel 1924, a Chamonix-Mont Blanc, in Francia, si svolgeva la cerimonia di chiusura della prima edizione delle Olimpiadi invernali, che era iniziata il 25 gennaio precedente. Avevano preso parte alle competizioni i rappresentanti di 16 nazioni, pari a 258 atleti, dei quali 245 maschi e 13 femmine, che si erano cimentati complessivamente in 16 prove, per 9 discipline.

Dal taglio del nastro, alla presenza di Gaston Vidal, sottosegretario di Stato transalpino per l’Istruzione tecnica, la delegazione italiana in Alta Savoia non era stata capace di conquistare nemmeno una medaglia. I 14 atleti, con il tricolore sormontato dalla croce sabauda, (nella foto, particolare), tutti uomini, guidati dal più giovane, il bobbista, Leonardo Bonzi, erano riusciti appena a farsi notare: classificandosi in ultima posizione tra i Paesi presenti in gara.

La squadra di Bonzi, nel bob, non era riuscita a classificarsi a causa del ribaltamento del mezzo. Enrico Colli, nello sci nordico, sulla distanza dei 50 chilometri, aveva chiuso in nona posizione, davanti a Giuseppe Ghedina, decimo, al fratello Vincenzo Colli, undicesimo e a Benigno Ferrara, tredicesimo.

Lo stesso Enrico Colli, nella 18 chilometri di sci nordico, aveva tagliato il traguardo in dodicesima posizione, precedendo Antonio Herin, tredicesimo, Daniele Pelissier, sedicesimo e Achille Backer, ventunesimo. Nella specialità del salto in alto con gli sci, Luigi Faure era giunto diciassettesimo e Mario Cavallo, diciannovesimo. Nella combinata fondo-sci, Pio Imboden era stato eliminato per aver essersi infortunato durante un salto di prova.

Nel biathlon la selezione italica non era proprio riuscita a classificarsi, per la rottura di uno sci di uno dei componenti. La Norvegia aveva incassato il maggior numero di riconoscimenti, 17, nel dettaglio: 4 ori, 7 argenti e 6 bronzi, in decima posizione, prima dell’Italia si era piazzato il Belgio, con 1 bronzo.