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7 novembre

Oggi, ma nel 1973, a Sanremo, in provincia di Imperia, Elio Calcabrini, pugile di Cisterna di Latina, classe 1947, batteva il giamaicano del regno unito Basil Sylvester "Bunny" Sterling, del 1948, sulle 15 riprese conquistando il titolo europeo dei pesi medi di pugilato, entro i 72,57 chilogrammi per i professionisti, lasciato vacante dal danese Tom Bogs.

Sterling era stato campione del Commonwealth per due anni, a partire dall'8 settembre 1970, battendo Mark Rowe, ed era considerato tecnicamente raffinato, oltre che superiore all'ex muratore italiano che, benché ritenuto dai colpi potenti, era comunque reputato istintivo nella modalità di combattere e dotato di una boxe piuttosto grossolana, più adatta ad un titolo nazionale che europeo.

L'atleta di Cisterna aveva debuttato da "pro", il 29 marzo '69 ad Aprilia, in quel di Latina, ma era stato confitto da Bruno Raffaelli. Il verdetto sanremese (nella foto, particolare di un momento del match) era discusso e susciterà polemiche per giorni, sia sugli organi d'informazione che tra gli addetti ai lavori. Il malcontento sarà tale, soprattutto oltre Manica, che la commissione pugilistica inglese di controllo chiederà all'organizzazione europea di pugilato di non designare più l'arbitro francese Paul Talleyrach per dirigere incontri di sfidanti britannici valevoli per il titolo europeo. Il campione d'Europa dovrà consegnare la cintura continentale, il 4 marzo 1974, a Parigi, al transalpino Jean-Claude Bouttier, per getto a spugna, alla dodicesima ripresa.

Calcabrini chiuderà la carriera, il 9 ottobre 1976, a Copenaghen, sconfitto dal danese Poul Knudsen, ai punti, dopo otto riprese. Totalizzerà, complessivamente, in 34 incontri, 19 vittorie, delle quali 7 per ko, 12 sconfitte, delle quali 2 per ko, 3 pareggi.

Sterling, invece, dopo una lunga rincorsa riuscirà a fare sua la cintura di migliore d'Europa, il 20 febbraio 1976, battendo, per ko tecnico, il tedesco Frank Reiche, al tredicesimo round, nella Sporthalle di Alsterdorf. Ma perderà il titolo faticosamente conquistato solo quattro mesi dopo, il 4 giugno '76, a Milano, al Palasport di San Siro, dovendosi arrendere davanti alla furia di Angelo Jacopucci di Tarquinia, in quel di Viterbo, del 1948.