I grattacapi del postino. Tre vie Saffi, quattro strade Agostinone

imageMONTESILVANO. Gran confusione nella toponomastica cittadina. La consegna della corrispondenza a domicilio non avviene con un criterio oggettivo, seguendo cioè l’indirizzo sotto il nome sulla busta, ma spesso in base alla conoscenza personale dei destinatari da parte dei postini, dunque con una modalità empirica. Infatti a Montesilvano ci sono molte vie che hanno lo stesso nome. Due quello di Dalla Chiesa: una collega la statale 16 e via Verrotti, l’altra, nei paraggi, è una traversa della stessa via Verrotti. Di via Saffi (nella zona di via Chiarini) ce ne sono addiritura tre: il nome della via originaria viene esteso automaticamente alle nuove strade o stradine che si formano con l’incedere del boom edilizio. Insomma, un labirinto. Il record spetta alle vie che portano il nome Agostinone: ben 4. Si trovano sul lungomare nord (Emidio Agostinone), nel quartiere Colonnetta (Don Gaetano Agostinone) e di fronte alla caserma dei carabinieri (Vincenzo Agostinone). Per completare l’opera c’è anche la strada comunale Agostinone, in collina. In centro troviamo via San Paolo, ma c’è pure la strada comunale San Paolo, in collina. E che dire delle strade comunali della Fontana e della Fonticella, più o meno vicine, anch’esse in collina? Via Di Lauro (zona Espansione 1) nessuna la usa negli indirizzi, che fanno riferimento ancora a corso Umberto. Ci sono poi strada Colle Portone e via Colle Portone, via D’Agnese in centro e strada comunale d’Agnese, via Saline e strada lungofiume Saline. Di via La Pira ce ne sono due. La strada dietro la pineta è un rettilineo di fatto, ma ogni tratto ha un nome diverso: via Crati, via Saline, via Tronto, via Bradano. Via Bartali e via Coppi: sono pochi quelli che li usano negli indirizzi postali. Un fenomeno diffuso nelle nuove zone di espansione edilizia è che, in mancanza dell’intitolazione delle strade, si proceda sbrigativamente con il metodo “fai da te” da parte dei nuovi residenti. Così, c’è via Poggio del Sole, che pare porti il nome di un condominio sul posto; idem per via Spagnuolo, ai Colli, e per via Del Borgo. Singolare la storia di via Aldo Rossi: vi si chiamava originariamente l’intera strada (il cosiddetto loop) che circonda il Palacongressi, poi è stata a mano a mano “ristretta”. Oggi via Rossi è solo il tratto alle spalle del Palacongressi. A John Kennedy è andata anche peggio: viale Kennedy, nel cuore della zona grandi alberghi, è diventato in questi anni via Maresca, e al presidente americano è dedicata la piazza in fondo alla stessa zona, che, fra l’altro, non è una piazza, ma uno slargo di asfalto con una rotatoria. I numeri civici sono un’altra galassia nel caos: in molte zone su uno stesso lato della via si leggono numeri pari e dispari. E spesso le lacune vengono colmate sommariamente dai cittadini, che, spazientiti, danno da soli il numero civico alla propria casa. Le sovrapposizioni si sprecano. In via Vestina al civico 505, per esempio, “risiede” un discreto numero di famiglie. E l’elenco degli errori potrebbe continuare.
Paolo Antonilli 3-11-2006