TURNO DI NOTTE

Il mistero delle tre sorelle suicide

Tre sorelle, fra i 55 e i 70 anni, si sono uccise, tra mercoledì e giovedì, a Carmagnola in provincia di Torino. I carabinieri hanno trovato una di loro impiccata al balcone di casa con in tasca un biglietto nel quale spiega di averlo fatto perché le due sorelle si erano suicidate poco prima. In casa, i cadaveri delle altre due sorelle. Due di loro avevano già tentato di togliersi la vita nel 2015, spinte - dissero - dalla miseria in cui le aveva precipitate una truffa. Ci si uccide per disperazione materiale ma anche per l’incapacità di aderire alla ruvida superficie della vita che causa ferite spesso invisibili. Alla fine del Novecento, un romanzo e un film raccontarono la storia di cinque sorelle incapaci, come quelle di Carmagnola, di sopportare il peso del mondo. “Le vergini suicide” è il titolo del libro di Jeffrey Eugenides da cui Sofia Coppola trasse un film. Nell’America degli anni ’70, le sorelle Lisbon si uccisero una dopo l’altra per ragioni misteriose. Eugenides non cerca ragioni, guarda invece al dopo, come dall’alto di una collina i resti di una battaglia perduta: «Ciò che perdurava dopo il loro passaggio non era la vita, che ha sempre la meglio sulla morte naturale, ma una lista quanto mai banale di eventi terreni: il ticchettio di un orologio a muro, la penombra di una stanza a mezzogiorno e l'oltraggio di una creatura che pensa soltanto a se stessa».

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