Il voto e le alleanze a geometrie variabili di San Giovanni Teatino...

IMG-20160526-WA0000Domenica prossima San Giovanni Teatino torna al voto. Ancora una volta si sfidano il sindaco a portata di mano (il primo cittadino in carica, Luciano Marinucci) e il Movimento Insieme (Verino Caldarelli), che grazie a un rapido colpo di photoshop è diventato per l’occasione Insieme PD. La novità è la presenza di Mario Cutrupi per il Movimento 5 Stelle.

L’ultima volta al posto di Caldarelli, non eleggibile per un terzo mandato consecutivo da sindaco, c’era Ezio Chiacchiaretta (che oggi corre a sostegno del suo ex avversario): Caldarelli, candidato comunque al consiglio comunale, non venne eletto. Ciononostante, lontano dal considerare la sua esperienza amministrativa finita, ha continuato a seguire da dietro le quinte il panorama politico, al punto che alcuni transfughi del Movimento Insieme (ad esempio Efrem Martelli) hanno motivato la loro scelta con la presenza ingombrante dell’ex sindaco.

In un paese dove i passaggi da uno schieramento all’altro si sono dimostrati fin troppo fluidi, ha senso chiedersi se il parere degli elettori sia ancora determinante: qui lo stesso sindaco (Caldarelli) ha effettuato due mandati consecutivi prima come leader del centro destra, poi del centro sinistra; Marinucci e Chiacchiaretta erano insieme contro Caldarelli nel 2001, alleati a sostegno di Caldarelli nel 2006, l’uno contro l’altro nel 2011, nuovamente alleati contro Caldarelli oggi; difficile anche abbozzare uno schema dei passaggi tra minoranza e maggioranza (o viceversa) in consiglio comunale. La risposta è “probabilmente sì, nonostante tutto” perché è innegabile che (l’inaspettata) vittoria di Marinucci cinque anni fa abbia cambiato le priorità amministrative: in estrema sintesi, si è interrotto quel cammino di sviluppo edilizio che stava strangolando i conti pubblici locali.

Ogni nuovo appartamento, infatti, creava un flusso di denaro che consentiva un grande benessere nell’immediato, ma finiva per rivelarsi un boomerang quando alla crescita demografica doveva corrispondere una crescita di servizi (in particolare mensa, scuolabus, rifiuti) che a San Giovanni Teatino hanno costi quasi del tutto caricati sulla fiscalità generale, e dunque insostenibili. I cittadini abituati allo status quo, dal canto loro, giudicano inaccettabili aumenti delle tariffe. A questo mix si è poi aggiunto il problema delle strutture scolastiche (da ampliare, ovviamente) e sportive: queste ultime – che qualsiasi comunità chiede e desidera - sono un rebus con il quale prima o poi dovranno fare i conti tutti i comuni che, soprattutto al di sotto dei 50.000 abitanti, difficilmente possono avere abbastanza utenti da coprire i costi di gestione.

Chiunque dovesse spuntarla dopo il conteggio delle schede di lunedì notte, dovrà fare i conti con un passato di eccessi e spese pubbliche esagerate dal quale nessuno, né tra i candidati né tra gli elettori, può sentirsi estraneo. (p.d.s.)

Disclaimer: Non ho alcun tipo di rapporto con i candidati, ma due anni fa ho collaborato per un breve periodo con lo staff di Luciano Marinucci.