È scontro sul piano per l’ospedale 

Guardiagrele. Febbo replica a Dal Pozzo: «La struttura avrà il suo giusto valore»

GUARDIAGRELE . È polemica sul nuovo piano di programmazione ospedaliera della Asl: il consigliere regionale Mauro Febbo (FI) ribatte alle dichiarazioni dell’ex sindaco Simone Dal Pozzo che negli ultimi giorni ha criticato l’operato della Regione poiché nella nuova programmazione sanitaria della giunta regionale non ci sarebbe più traccia sul futuro dell’ospedale Santissima Immacolata di Guardiagrele.
Un ruolo, insomma, ancora non definito con il nuovo documento della giunta regionale che non direbbe nulla in proposito: anzi, quello guardiese viene classificato solo come ospedale di comunità, sia pure con un paragrafo dedicato. «Come mai», si chiedeva Dal Pozzo, «nessuna delle caratteristiche dello “stabilimento ospedaliero” trova spazio in questo documento, quando si elencano, invece, le deroghe chieste ad esempio per Penne o per Sulmona? Come mai la giunta regionale, che a più riprese ha offerto garanzie ad una popolazione letteralmente abbandonata, ha licenziato un atto che non contiene nessun riferimento preciso?»
Pronta la replica di Febbo: «Apprendo con piacere», sottolinea, «che l’ex primo cittadino guardiese ha sentito la necessità di intervenire su un argomento come l’ospedale di Guardiagrele dopo cinque anni di silenzio assordante e complice della gestione di Luciano D’Alfonso e Silvio Paolucci, che ha sancito il declassamento della struttura. Non so a quale documento ufficiale si riferisca Dal Pozzo», continua Febbo, «e su quali elementi si basino le sue osservazioni. Questa maggioranza di centrodestra, terrà fede agli impegni presi nel 2019. Saranno confermati, così come del resto si evince dal primo documento a firma del presidente Marco Marsilio e Nicoletta Verì inviato al tavolo di monitoraggio di Roma che prevede per l’ospedale di Guardiagrele la classificazione di “stabilimento” e non quella di ospedale di comunità».
Febbo evidenzia quindi che le denunce di Dal Pozzo troveranno risposte adeguate nei provvedimenti ufficiali emanati dalla maggioranza e dal governo regionale, che restituirà il giusto riconoscimento al ruolo sanitario e territoriale del Santissima Immacolata che sarà riconfermato “stabilimento” del clinicizzato di Chieti.
«In questo modo per l’ospedale», conclude il consigliere regionale forzista, «sarà individuata quella vocazione diagnostica di secondo livello».
Giovanni Iannamico
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