A 16 anni coltiva in casa la marijuana nella serra

San Salvo, blitz in un alloggio in riva al mare: trovate nove piante alte un metro I carabinieri: «Impossibile che abbia fatto tutto da solo». Sviluppi dalle indagini?

SAN SALVO. Era tutto ben organizzato. Aveva trasformato la casa in riva al mare in una serra di piante di marijuana. I carabinieri ne hanno scoperte ed estirpate nove alte un metro circa l’una, coltivate nell’appartamento delle vacanze. Un sedicenne di San Salvo è stato denunciato alla Procura per i minori dell’Aquila per coltivazione illegale di sostanze stupefacenti. Il ragazzo aveva trasformato una stanza di un appartamento sulla riviera in un vero e proprio laboratorio artigianale per far germogliare e crescere la droga. Una lampada alogena da 5000 watt forniva il calore e la luce necessarie.

«Un misuratore per il Ph dell’acqua e un termostato garantivano costantemente le migliori condizioni ambientali e tutto l’occorrente per far crescere, al meglio, le piante», dicono i carabinieri. Nell’appartamento, utilizzato dai proprietari solo nei mesi estivi, i militari hanno trovato un 16enne. Il ragazzo è stato denunciato e riaffidato ai propri genitori.

Il controllo dei carabinieri è partito da una segnalazione anonima arrivata al 112. Il denunciante lamentava continui rumori molesti. «Quando i carabinieri hanno bussato al portone d’ingresso dell’abitazione, oltre a trovare il volume del televisore eccessivamente alto, sono stati attratti dal forte odore acre che proveniva da una delle stanze dell’appartamento», spiega il maggiore Giancarlo Vitiello, comandante della compagnia dei carabinieri di Vasto. Da lì la scoperta della serra artigianale posta subito sotto sequestro. Probabilmente il kit per la coltivazione e le istruzioni per l’uso sono stati acquistati su internet.

Gli investigatori stanno cercando di risalire al sito. Le indagini dei carabinieri proseguono per individuare gli altri frequentatori della casa. «Sembra, improbabile, che il sedicenne trovato in casa sia stato in grado di allestire, da solo e così accuratamente, l’intera struttura», spiegano i carabinieri. Sono in corso, inoltre, gli accertamenti per stabilire l’esatto principio attivo presente nelle foglie di marijuana sequestrata. A prima vista sembra che il “raccolto” fosse di buona qualità e potesse arrivare a fruttare un bel gruzzolo ai coltivatori. I carabinieri parlano al plurale certi che il sedicenne finito nei guai sia solo un elemento di un gruppetto più assortito. Se accertata la provenienza della droga on-line, in città si aprirebbe un nuovo fronte nelle indagini sullo spaccio. Il ragazzo denunciato pare non abbia rilasciato alcun tipo di dichiarazione e i carabinieri preferiscono non sbilanciarsi per non compromettere l’esito delle indagini che sono solo all'inizio. (p.c.)

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