tentato omicidio

Accoltellò la madre: scarcerato

Minorenne affidato a una comunità di recupero di Roma

VASTO. Ha ottenuto la revoca della misura cautelare in carcere, G.M.,17 anni, lo studente albanese residente a Vasto arrestato il 22 luglio scorso con l’accusa di tentato omicidio. Il giovane, al culmine di una furibonda lite, avrebbe cercato di uccidere la madre. L’avvocato Massimiliano Baccalà, difensore del ragazzo rimasto 5 mesi nel carcere minorile dell’Aquila, sostiene che il ragazzo colpì la mamma con un coltellata alla gola solo per difendersi.

«Il suo è stato un eccesso colposo di legittima difesa», afferma il legale.

I giudici ieri hanno accolto la richiesta di scarcerazione depositata dall’avvocato difensore disponendo il trasferimento di G.M. a Roma in una comunità di recupero per minori. Il difensore ha ottenuto per il suo assistito anche il giudizio con il rito abbreviato. L'udienza è stata fissata al 6 febbraio 2013.

Il 22 luglio il ragazzo fu fermato dai carabinieri mentre si allontava da Vasto nell’auto di un amico. Il giovane era sporco di sangue. Il particolare insospettì i militari. Messo alle strette, ammise di aver litigato con la mamma. I carabinieri raggiunsero la casa della donna e la trovarono distesa sul letto ferita. Accanto a lei un coltello da cucina sporco di sangue. Trasferita al San Pio la donna fu operata d’urgenza.

«Il mio cliente non ha mai avuto intenzione di uccidere la madre», ha ripetuto ieri l’avvocato Baccalà. «Fra i due», ha concluso, «è scoppiata una lite e lui per difendersi ha usato un coltello». (p.c.)

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