ATESSA

Alla Honda sale la produzione: confermato il premio agli operai

I mezzi in uscita dalla fabbrica di Atessa nel 2023 saranno tredicimila in più rispetto allo scorso anno. Ai dipendenti un riconoscimento di 1.200 euro in busta paga

ATESSA. Uno stabilimento in piena salute, moderno, efficiente e che guarda con fiducia al futuro. Honda Italia continua la sua scalata virtuosa sul fronte produttivo ed è pronta al rilancio. Lo hanno comunicato i vertici aziendali ieri mattina alle organizzazioni sindacali, in un incontro di circa tre ore, in cui sono stati toccati vari aspetti. Primo fra tutti il risultato produttivo con la chiusura, a breve, dell'anno fiscale giapponese che porta al confortante numero di 110.000 moto realizzate nello stabilimento di Atessa, l’unico in Europa per la costruzione di due ruote della casa giapponese.

E per il 2023 il numero salirà a 123.000 veicoli con prospettive anche migliori per il 2024. Risultati che hanno portato l’azienda a confermare il premio produttivo previsto per ciascun dipendente che quest’anno si attesta su 1.200 euro. Per Honda Italia il 2022 è stato un anno molto positivo. Lo si era notato già dalle ferie natalizie, quando la fabbrica si era fermata soltanto per i giorni rossi sul calendario. Anche le fermate dovute a cause di forza maggiore per mancanza di componentistica e problemi logistici di trasporto e consegna merci sono state gestite con lo spostamento delle ferie e a cavallo dei week end per non intaccare la produzione.

«Dopo aver fronteggiato momenti difficili negli anni precedenti, grazie anche ai nostri accordi», dice Amedeo Nanni della segreteria Abruzzo e Molise Fim-Cisl, «oggi Honda Italia vive un momento di rilancio. Ricordiamo che nel 2012 la produzione era scesa a 59.000 moto: questo salto in avanti ci fa ben sperare per il futuro considerando anche la situazione che viviamo per la mancanza di semiconduttori provenienti dai paesi asiatici, l’aumento dei costi di trasporto ed energia, e l’incertezza della transazione ecologica. Ci riteniamo quindi soddisfatti», conclude la Fim, «finalmente dopo decenni di sacrifici da parte dei lavoratori Honda, lo stabilimento di Atessa torna a ricoprire un ruolo centrale non solo in Italia, ma nel continente. Il nostro obiettivo resta quello di dare risposte occupazionali e salariali ai lavoratori».

Honda Italia è in piena produttività con un parco dipendenti per l’alta stagione che sfiora le 900 unità, di cui 399 assunti a tempo indeterminato, 120 in staff leasing e 520 mini turnisti. La svolta verso l’elettrico è una delle ambizioni dello stabilimento: la casa madre non ha mai nascosto la volontà di elettrificare tutti i prodotti, e la fabbrica di Atessa ambisce ad essere un punto di riferimento. Il marchio, con la vendita di 200.000 veicoli quest’anno, è ancora leader del mercato europeo. Di 10 nuovi modelli Honda, 7 sono prodotti ad Atessa e si spera che arrivi l’ottavo.

«Nonostante le difficoltà del momento», commenta Francesco Flaminio, rsu Honda per Uilm, «grazie all’integrativo aziendale da noi fortemente voluto e all’impegno di tutti, i lavoratori si vedranno riconosciuto un premio aziendale di 1.200 euro. Non posso che esprimere soddisfazione per questi risultati: grazie al percorso sindacale che ci siamo dati dal 2012 questo stabilimento può guardare al futuro. Ora ci aspettiamo di discutere con l’azienda di stabilità occupazionale e salario».

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