pozzi nel mare

Anche il Bonifica sud protesta per le trivellazioni

VASTO. La concessione al Consorzio di bonifica sud di Vasto di un finanziamento di 9 milioni di euro per le opere di completamento della diga di Chiauci è stata una notizia che ha riempito di...

VASTO. La concessione al Consorzio di bonifica sud di Vasto di un finanziamento di 9 milioni di euro per le opere di completamento della diga di Chiauci è stata una notizia che ha riempito di soddisfazione agricoltori e operatori turistici del territorio. L’entusiasmo, però, è stato smorzato dalla successiva comunicazione arrivata da Roma: il riavvio della procedura di perforazione di ben tre pozzi al largo della costa vastese. «La decisione ha suscitato grande preoccupazione fra i consorziati», dice il presidente dell'ente di bonifica, Fabrizio Marchetti. «È una decisione arbitraria e inquietante arrivata all’improvviso».

Le trivellazioni dovrebbero avvenire a 20 chilometri dalla costa. «Gli agricoltori che hanno seguito perplessi la vicenda del Trigno sono spaventati dalla mancanza di notizie in proposito. Temono che dopo tante battaglie per il risanamento ambientale ed economico, tutti gli sforzi profusi possano essere vanificati da scelte che nessuno in Abruzzo condivide», spiega Marchetti. Il presidente del Consorzio invita i rappresentanti vastesi e abruzzesi al governo ad intervenire in tutte le sedi per evitare una nuova devastazione del mare vastese. (p.c.)

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