aggressioni e danneggiamenti

Assalto al bus dell’Avezzano Denunciato un quarto ultrà

VASTO. Salgono a 4 le denunce per il movimentato pre-partita Avezzano-Vastese, campionato di Eccellenza, del 16 febbraio scorso. La polizia grazie ai filmati ha identificato il quarto componente del...

VASTO. Salgono a 4 le denunce per il movimentato pre-partita Avezzano-Vastese, campionato di Eccellenza, del 16 febbraio scorso. La polizia grazie ai filmati ha identificato il quarto componente del gruppo di ultrà vastesi che hanno bloccato e danneggiato il pullman dei giocatori ospiti, portando via quattro borsoni degli atleti marsicani per poi aprirli e gettare il contenuto per strada. N.L.V., 31 anni ha ricevuto ieri la notifica della denuncia.

«Le immagini mostrano la sua partecipazione all’aggressione. Il trentunenne ha avuto parte attiva nell’assalto per cui anche per lui sarà chiesto il Daspo (il divieto di accedere a spettacoli sportivi, ndc)», scrive in una nota il dirigente del commissariato, il vicequestore Cesare Ciammaichella.

La polizia sta cercando di identificare altri tre giovani che parteciparono al raid. L’assalto al pullman dell’Avezzano avvenne davanti all’ingresso dello stadio Aragona. Due tifosi vennero arrestati poche ore dopo, giudicati con il rito direttissimo e condannati a 4 mesi di reclusione, pena sospesa e non menzione, e a 5 anni di Daspo. Un terzo tifoso è stato denunciato la scorsa settimana e anche per lui il questore di Chieti, Filippo Barboso, ha disposto 5 anni di Daspo.

N.L.V. è il quarto ultras ad essere stato colpito dai severi provvedimenti decisi dall’autorità di polizia. «A costo di essere ripetitivi ribadiamo il concetto: la violenza non sarà più tollerata negli stadi ma neppure fuori», insiste il vicequestore Ciammaichella.

Oltre alle conseguenze penali, per cinque anni i tifosi identificati dalla polizia non potranno accedere ai luoghi dove si svolgono le manifestazioni calcistiche, nonchè le aree di sosta, transito e trasporto di chi partecipa o assiste agli eventi sportivi. L’autorità di pubblica sicurezza ha deciso di adottare la stessa severità anche per le trasferte. «In caso di timori di turbative, ai tifosi saranno vietate le trasferte», conferma il vicequestore.

In effetti già la scorsa domenica per i tifosi biancorossi è arrivata una doccia fredda dall’Aquila. Il prefetto del capoluogo di regione, Francesco Alecci, vietò lo stadio del Civitella Roveto ai vastesi. (p.c.)

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