Furgoni fermi davanti alla ex Blutec

Atessa: sciopero ad oltranza alla ex Blutec, Sevel paralizzata

Terzo giorno di stop consecutivo nella più grande fabbrica d'Abruzzo. E per ora non si vede la fine. Domani (sabato) manifestazione davanti all'azienda dell'indotto

LANCIANO. Terzo giorno di totale blocco produttivo alla Sevel di Atessa. La più grande fabbrica d'Abruzzo (circa 6mila operai), dove si produce il furgone modello Ducato, è ferma a causa dello sciopero dei 200 dipendenti dell'azienda dell'indotto ex Blutec, ora Ingegneria Italia, che produce telai per il Ducato e altri componenti. La situazione si aggrava dopo che i dipendenti ex Blutec hanno deciso in assemblea lo sciopero ad oltranza per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi e altre rivendicazioni sulle condizioni di lavoro e sul futuro dello stabilimento. Dopo l'assemblea, Nicola Manzi, segretario provinciale Uilm di Chieti e Pescara, afferma: «Nella storia sindacale questo è il primo sciopero indetto ad oltranza per mandare a casa una direzione aziendale inaffidabile sui pagamenti degli stipendi, per il mercato, la Sevel. I lavoratori, per alzata di mano, hanno chiaramente detto che se ne devono andare perché la loro gestione non rispecchia il territorio, i lavoratori e gli interessi della regione Abruzzo, causando il fermo di 20mila lavoratori tra Sevel e indotto». Domani, sabato, alle ore 10, davanti ai cancelli della ex Blutec è prevista una manifestazione indetta dal sindacato Usb per richiamare la solidarietà dell'intero comprensorio.