Azienda a fuoco, è incubo nube tossica 

Il rogo alla Magma Spa, chiuse tutte le scuole cittadine e l’università. Stamattina le prime analisi dell’Arta, indaga la polizia

CHIETI. Un incendio devasta la ditta di materiale plastico e fa piombare nella paura un’intera città. Succede ieri sera, quando le fiamme divampano alla Magma Spa di Chieti Scalo, in via Papa Leone XIII: si alzano lingue di fuoco gigantesche insieme a una colonna di fumo nero visibile da chilometri di distanza. «C’è allarme diossina», dice al telefono, esprimendo forte preoccupazione, il sindaco Diego Ferrara, che ordina per oggi la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado. Anche il rettore dell’università d’Annunzio Liborio Stuppia dispone – sempre per oggi – lo stop delle lezioni all’ateneo: gli studenti resteranno a casa, mentre dipendenti e docenti saranno in smart working. Sulle cause del rogo indaga la polizia di Stato: al momento non si può escludere nulla. Stamattina la procura della Repubblica di Chieti aprirà un fascicolo. Ed è incubo nube tossica, con la Protezione civile regionale abruzzese che invita a non uscire di casa.
L’ALLARME
Il rogo si sviluppa poco dopo le 21 nella ditta del gruppo Ravago, multinazionale con sede in Belgio, che si occupa di recupero di materiale plastico e di cellulosa. In base alle primissime informazioni, nel momento in cui iniziano a intravedersi le fiamme, due operai sono ancora al lavoro, perché il turno termina alle 22. Fatto sta che entrambi riescono a mettersi in salvo, per poi provare a intervenire con gli estintori e lanciare l’allarme. Sul posto giungono i vigili del fuoco del comando provinciale di via Masci, poi ecco la squadra volante della questura di Chieti. Fin da subito, la situazione appare particolarmente delicata, anche se nessuno è intossicato, né si registrano feriti. Il fuoco – che sarebbe partito da un “separatore” di prodotti igienici, che divide la plastica dalla cellulosa – è alimentato da numerosi bancali di legno e balle di plastica che si trovano nella struttura. Arrivano anche il sindaco Ferrara e l’assessore alla salute Fabio Stella. «Attenzione, ulteriore incendio», mette in guardia la protezione civile sui social network. «Un altro rogo sta interessando una fabbrica a Chieti Scalo. Si invita la popolazione nell’area circostante a chiudere le finestre e a uscire dalle abitazioni solo per motivi strettamente necessari e urgenti».
PARLA IL SINDACO
In tarda serata giungono pure i tecnici dell’Arta, l’agenzia regionale per la tutela dell’ambiente. «I vigili del fuoco», spiega il sindaco Ferrara, quando mancano pochi minuti a mezzanotte, «stanno lavorando per evitare che le fiamme si propaghino in altre due ditte. L’incendio ha interessato due capannoni diversi, dove si trovano anche gli uffici: uno è completamente distrutto, l’altro è prossimo a collassare, in ogni caso i solai hanno ceduto. Le strutture sono irrecuperabili. Per le prime rilevazioni dell’Arta bisognerà attendere domani mattina (stamattina per chi legge, ndr)». Dell’episodio è stato informato il pm di turno Marika Ponziani. I danni, in corso di quantificazione, sono ingenti. Le indagini sono affidate alla squadra mobile.
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