Dopo l’ipotesi di blocco delle attività, un piano di rilancio per addestrare i militari in carriera

Berardi, stop alla chiusura

Nella storica caserma in arrivo 600 giovani volontari

CHIETI. Fermento anche in piena estate. La caserma Berardi, attiva in città da oltre un secolo, si conferma punto nevralgico per l'addestramento dei volontari dell'esercito. Tutto questo in una caserma che qualche tempo fa era stata data per spacciata, in dismissione al massimo entro la fine di quest'anno. Martedì partono i 500 del 2º blocco 2010, avviati alla carriera militare.

E subito iniziano i preparativi per accogliere il 3º blocco, ben 600 ragazzi, il 7 settembre. A conferma che lo spettro della chiusura almeno per ora è stato allontanato e che in occasione del giuramento solenne del 2º blocco di volontari, alla Berardi è arrivato, e non accadeva da 25 anni, il Capo di Stato Maggiore dell'esercito. Il generale Giuseppe Valotto che più volte ha manifestato apprezzamento per la struttura e in tanti in quelle parole hanno letto un messaggio di fiducia. Certo è che la caserma è stata ristrutturata proprio negli ultimi anni.

Estesa su una superficie di circa tre ettari, la Berardi conta tre palazzine di camerate per i volontari, completamente ammodernate, ma anche una mensa da mille posti e un piazzale centrale che può arrivare ad accogliere 4 mila persone, arricchito da ultimo con una tribuna d'onore molto ampia. Ci sono impianti sportivi, aule didattiche, medicheria e cappella, circolo e museo con cimeli della prima guerra mondiale.

Al comando del reggimento c'è oggi il colonnello Piero Todaro, che ha voluto continuare l'azione di apertura della caserma al territorio.  Il maggiore Fabrizio Signorelli, addetto alla pubblica informazione, e il sottufficiale di corpo, 1º maresciallo luogotenente Walter Bardella, teatino e nella Berardi dal 1984, sono tra coloro che lavorano molto su questo versante.  Diverse le sinergie attivate, come con la fondazione Carichieti ma anche con le associazioni.  A favore dell'Avis è stato avviato un ciclo continuo di donazioni di sangue.  Sono frequenti, poi, gli incontri con le scuole. 

Alcuni istituti riescono a supplire la mancanza di impianti sportivi avvalendosi di quelli della caserma.  La presenza di almeno 2500 volontari l'anno e di circa 250 militari, molti con famiglie, significano anche motore per l'economia locale. In tanti si avvalgono di servizi, centri di svago ed esercizi commerciali teatini. Negli anni sono state stipulate decine di convenzioni con ristoranti, alberghi, palestre e negozi.  Il 123º reggimento nel 1916 si distinse nel combattimento di Cnri Hrib sul Carso. A circa un secolo il reggimento rimane una realtà viva per la città.(s.b.)

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