Atessa

Borrelli (Mau): la lite Fi-Udc è sul candidato alle regionali

ATESSA. Crisi nella maggioranza di centrodestra: per Giulio Borrelli, del Movimento per Atessa Unita (Mau), le motivazioni non risiedono nel bilancio ma sono politiche e legate alle prossime...

ATESSA. Crisi nella maggioranza di centrodestra: per Giulio Borrelli, del Movimento per Atessa Unita (Mau), le motivazioni non risiedono nel bilancio ma sono politiche e legate alle prossime elezioni regionali. I dissidi sono venuti alla luce dopo l’assenza all’approvazione del bilancio di previsione degli assessori di Forza Italia Gilberto Testa e Melania Milanese.

«I problemi del paese e il bilancio non c’entrano niente» esordisce Borrelli che spiega: «I problemi reali sono: il centro storico morto, che sta portando alla disperazione i commercianti; il completo rifacimento della strada 119 Sangritana, bloccato dalle impuntature della giunta; l’ospedale agonizzante; le conseguenze della scelta di far passare l’elettrodotto sulle proprietà di contadini e abitanti di una vasta area. Di fronte a problemi concreti, si prende a pretesto il bilancio per nascondere giochi e giochini di vecchia politica».

Per Borrelli i “giochini” sono: «La giunta comunale si regge su un patto che prevedeva sindaco e vicesindaco Udc in cambio dell’impegno di tutto il centrodestra ad appoggiare il candidato di Forza Italia alle regionali. Ora, dopo che Luigi De Fanis non si può più ricandidare, per le note vicende giudiziarie, il gruppo di Fi chiede a sindaco e vicesindaco di far votare alla Regione Mauro Febbo, esponente dello stesso partito. La risposta è stata picche e così assistiamo alla manfrina forzista sul bilancio, che è solo un pretesto». Borrelli, capogruppo del Mau, conclude: «Portiamo avanti il nostro impegno per la soluzione dei problemi di Atessa e chiediamo la convocazione immediata del consiglio comunale per far venire a galla i veri motivi della crisi e verificare se questa giunta abbia ancora una maggioranza che la sostiene. Sul bilancio, esprimeremo in consiglio le ragioni della nostra opposizione».

Matteo Del Nobile

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