L’appartamento sequestrato e, a destra, la vittima Francesco Ciammaichella, 40 anni

CHIETI

Caccia alle impronte sulla mazza sequestrata in casa della vittima

Lunedì l’autopsia su Francesco Ciammaichella, 40 anni, trovato morto da un vicino. Via agli accertamenti sul bastone da minigolf che potrebbe essere l’arma usata per l’omicidio

CHIETI. E' caccia alle impronte digitali sulla mazza da minigolf sequestrata in casa di Francesco Ciammaichella, 40 anni, trovato morto mercoledì pomeriggio con una ferita alla testa. Saranno decisivi gli accertamenti scientifici per scoprire se l’oggetto (naturalmente non è l’unico) portato via dai carabinieri dall’appartamento di via Albanese sia l’arma del delitto. Ma per avere la certezza assoluta che la vittima sia stata uccisa, ed escludere definitivamente l’ipotesi di un incidente, è necessario attendere l’esito dell’autopsia.
L’AUTOPSIA. L’esame medico-legale è stato affidato al professor Cristian D’Ovidio e sarà svolto lunedì all’obitorio dell’ospedale Santissima Annunziata. Gli investigatori dovranno anche verificare se sulla mazza siano presenti tracce di sangue di Ciammaichella. Non è da escludere che, come spesso accade in casi simili, venga coinvolto anche il Ris, il reparto speciale di investigazioni scientifiche dell’Arma. Un accurato sopralluogo, alla presenza del medico legale e del pm Giuseppe Falasca che coordina l’inchiesta, è stato già svolto all’interno del monolocale della vittima dai carabinieri della sezione operativa, della stazione di Chieti Principale e del nucleo investigativo.

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NUOVI INTERROGATORI. Anche ieri, nella caserma dei carabinieri della compagnia di Chieti, in via Ricciardi, i militari hanno continuato ad ascoltare amici e conoscenti del quarantenne. Francesco, che percepiva il reddito di cittadinanza e aveva alle spalle piccoli e datati precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, viveva solo da poco più di un anno, ovvero da quando era morta la sua ex compagna, Annamaria Manca.
Chi poteva avercela con Ciammaichella a tal punto da volerlo vedere morto? È per rispondere a questa domanda che gli investigatori stanno scandagliando la cerchia delle relazioni dell’uomo, piuttosto circoscritte. Così come potrebbe risultare fondamentale ricostruire gli ultimi contatti di Ciammaichella attraverso i tabulati telefonici, le chat e i messaggi contenuti nel suo smartphone.
IL RITRATTO. Francesco viene descritto da tutti come un uomo taciturno, segnato da un’esistenza con poche gioie e con evidenti problemi economici, basti pensare che mancava persino l’energia elettrica nella casa parcheggio di proprietà del Comune, un monolocale per la cosiddetta emergenza abitativa. Una vita ai margini interrotta per motivi ancora avvolti nel mistero.
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