Canile bruciato, morti 4 esemplari 

San Salvo. Raid notturno, tragica fine per i doghi argentini Il titolare: dormo nella roulotte a fuoco, l’altra sera non c’ero

SAN SALVO. Morti tra le fiamme di un incendio doloso. È la tragica fine che hanno vissuto 4 doghi argentini che vivevano in località Bosco Motticce, alla periferia di San Salvo. Un quinto cane, fortemente ustionato, è stato affidato dal loro padrone, Guglielmo Turchi, ad un veterinario. Altri tre cani sono riusciti a salvarsi dal rogo divampato durante la notte. Tanta la rabbia e la disperazione che vive in queste ore Turchi. Per l’uomo, con cui la vita non è stata molto generosa, i cani sono come figli. Ne aveva otto, quattro non ci sono più e lui non si rassegna. Spesso, per non lasciarli soli, l'uomo dormiva nella roulotte che ha sistemato vicino al recinto. «Solo per un caso», racconta Turchi al Centro fra le lacrime, «la notte fra mercoledì e giovedì non ero nella roulotte. Altrimenti sarei morto anch’io, carbonizzato o soffocato dal fumo».
Qualcuno ha appiccato il fuoco al terreno che circonda la sua roulotte e il rifugio per i cani. Gli animali hanno cercato di fuggire, ma non tutti ce l’hanno fatta. «Questa mattina (ieri per chi legge, ndc) ho trovato questa tragedia», dice. «Questo è frutto della campagna di odio che è stata fatta contro i miei cani da chi non ama gli animali. Io non ce la faccio più. Questa mattina sono venuti i carabinieri e hanno fatto un accurato sopralluogo. Spero che loro mi aiutino a identificare l’autore di questo gesto».
Non è la prima volta che Guglielmo Turchi finisce nel mirino di un piromane. Nel 2017 qualcuno incendiò la sua auto. Dal 2015 non ha più un lavoro. Con i risparmi ha comprato un terreno alla periferia di San Salvo per crescere i suoi 8 cani. «Sono cani da affezione. Io non li allevo per rivenderli», tiene a specificare. «A qualcuno la presenza dei cani in questa zona però non piace. Ma io ho tutte le autorizzazioni e seguo alla lettera le indicazioni della Asl. Io non faccio male a nessuno, perché mi colpiscono così?», chiede l’uomo. «Spero che il veterinario riesca a salvare il quinto cane. Certo, anche gli altri superstiti sono molto provati. Senza contare che tutto quello che avevo qui non c’è più. Grazi a voi del Centro voglio lanciare un appello: chi può aiutarmi a identificare l’autore o gli autori di questo gesto inqualificabile chiami i carabinieri. Chi ha ucciso i miei quattro cani la deve pagare».
L’indignazione per tanta ingiustificata violenza lascia senza parole molti animalisti. Gugliemo Turchi, a suo dire, da tempo subiva angherie e dispetti. Le dinamiche dell’incendio non sono ancora del tutto chiare. «Ma», insiste Turchi, «è stato un attentato». L'incendio è durato diversi minuti. Le fiamme sospinte dal forte vento hanno raggiunto rapidamente i cani.