Caos parcheggi, traffico e rumori: protesta per il campo super usato
Residenti di Santa Rita esasperati da quando l’impianto è diviso tra 7 società per allenamenti e gare Ranieri: «È l’unica struttura disponibile dopo l’Esposito smantellato e Re di Coppe inutilizzabile»
LANCIANO. Mancanza di parcheggi, traffico e rumori: scatta la protesta dei residenti di Santa Rita della zona attorno al campo Di Meco che chiedono al sindaco Filippo Paolini e all’assessore allo sport Danilo Ranieri di intervenire. Il problema è che il Di Meco è l'unico campo di calcio disponibile e ridurre gli orari è impossibile visto che già non bastano. Buone notizie invece sul fronte dei palazzetti rimessi a nuovo e delle palestre scolastiche comunali e provinciali con cui il Comune ha firmato le convenzioni per aprirle alla società di pallavolo, basket, calcio a 5, danza e ai loro oltre mille atleti.
DI MECO ORARI E PROTESTEDifficoltà per dividere gli orari tra le ben 7 società sportive che lo utilizzano e proteste dei residenti per rumori, carenza di parcheggi e traffico: non c'è pace per il campo Di Meco a Santa Rita. «Sono comprensibili le proteste dei residenti fatti anche al sindaco Paolini», spiega l'assessore Ranieri, «ma non possiamo fare molto visto che il campo, nato come di quartiere, è diventato l'unico della città dopo lo smantellamento dell'Esposito a Villa delle Rose e l’inutilizzabilità del Re di Coppe. Abbiamo allungato gli orari dalle 14.30 alle 21.30 per far posto alle società e per trovare gli orari abbiamo aperto il campo Memmo alle squadre di under 12; ma non possiamo fare altro. L'appello ai genitori e ai ragazzi magari è parcheggiare più lontano dal campo. Per gli orari abbiamo destinato la fascia 15-18 ai ragazzi che spesso sono pure costretti a dividere il campo in due. Il resto degli allenamenti è per le squadre maggiori, gli amatori e le partite. Serve un nuovo campo, lo sappiamo, ma mettere il sintetico a Re di Coppe o al Biondi costa 600-700mila euro», continua Ranieri, «stessa cifra per sistemare la pista di atletica. Purtroppo non ci sono bandi legati allo sport a cui partecipare».
LE PALESTRESorrisi invece per palestre e palazzetti. Le due società di basket, di pallavolo, le 4 di danza, la pugilistica, il calcetto, l'università Bellisario e gli sbandieratori, oltre mille atleti, possono contare sul palazzetto dello sport e il PalaMasciangelo rimessi a nuovo e sulle palestre scolastiche provinciali e comunali. «Abbiamo firmato le convenzioni per le palestre comunali Eroi ottobrini, d'Annunzio e Umberto I e provinciali del liceo classico, scientifico e Fermi che danno una grande mano nel dividere gli orari», dice Ranieri. «È un lavoro avviato lo scorso anno quello di inserire le palestre scolastiche nella programmazione degli orari delle società e adesso è diventato strutturale: le scuole aprono al territorio e viceversa perché accogliamo gli studenti; ad esempio al palazzetto dello sport la mattina hanno i turni il liceo scientifico, il De Giorgio, Don Milani, Rocco Carabba e l’Università Bellisario, inoltre abbiamo anche “abbinato” le dimensioni delle palestre alle squadre: ad esempio agli Eroi ottobrini vanno il minibasket e il minivolley. Ringrazio le dirigenti per queste aperture».
I CUSTODI Altra difficoltà risolta quest'anno è l'apertura degli impianti fino a tardi: ci saranno più custodi. «Ci sono quattro custodi in più grazie al progetto sociale Abruzzo include», chiude l’assessore, «così possiamo tenere aperte le nostre strutture fino alle 22.30. Uniamo un progetto sociale, dedicato all'inclusione e al lavoro, alle nostre necessità, sia di orari, sia di legare sempre più sport e turismo: aprendo di più possiamo ospitare manifestazioni di prestigio come gli allenamenti della Nazionale femminile di volley due anni fa o la finale nazionale di pallavolo maschile under 17 quest'anno che fanno avere più presenze».